CITAZIONE
Ibra tifa Conte: contatti tra Zlatan e tecnico. Pure Elkann strizza l’occhio
John apre allo svedese alla Juve: «Vedo che cerca casa a Milano...». Non più di 10 milioni al Psg e 7,5 a lui. Marotta e Raiola ci pensano
TORINO, 20 aprile 2013 - L’ambiente tutto, in casa Juve, è concentrato sullo scudetto. Conte non parlerà di mercato fino a quando non avrà in tasca l’aritmetica certezza del secondo titolo consecutivo. Detto questo, sul fronte dei grandi calibri è adesso che vanno gettate le fondamenta di qualsiasi trattativa. E Marotta, infatti, non è fermo. Ascolta, valuta e riferisce: ad Agnelli e soprattutto a Conte. Intanto, in corso Galileo Ferraris hanno potuto verificare comel’appeal bianconero sia cresciuto anche sul fronte dei top player. Merito di un club rimodernizzato sotto ogni profilo, merito di un tecnico, Conte appunto, che comincia a suscitare curiosità e interesse fra i giocatori più rappresentativi a livello internazionale. Come Zlatan Ibrahimovic, che coi suoi collaboratori è stato chiaro: vuole la Juventus, vuole allenarsi con il Mou italiano. E si dice che la stima nei confronti del tecnico leccese sia stata manifestata anche direttamente, con contatti informali, di cortesia, fra professionisti. Questo almeno trapela da ambienti vicini al fuoriclasse svedese. Di sicuro c’è che la stima è reciproca. Conte stravede per il gigante di Malmoe, lo ha già detto ai vertici della Juve, che a loro volta stanno cercando di individuare una strada economicamente praticabile, almeno per aprire la trattativa. I paletti sono chiari: va abbattuto il costo del cartellino e rivisto il fisso dell’ingaggio annuo. Altrimenti i margini sono pari a zero. Diciamo che i bianconeri potrebbero starci con 8-10 milioni da versare al Psg e 7,5 milioni annui più bonus fino al 2017 al giocatore. Servirà tanta diplomazia, servirà il miglior Raiola, l’uomo degli affari apparentemente impossibili, l’uomo che di fatto ha sempre saputo assecondare i voleri di Ibrahimovic.
Elkann apre? E dopo le parole proprio di Mino Raiola («Oggi è dura che Zlatan venga in Italia, ma domani chi lo sa, non posso escludere nulla...»), sulla questione Ibra è intervenuto pure John Elkann, numero uno della Fiat e titolare della cassaforte di famiglia. «Un ritorno qui da noi? Mah, pare che stia cercando casa a Milano...», ha detto nell’ambito della presentazione di un accordo tra la Fondazione Agnelli e l’Università Bocconi. Poi, un sorrisino e via lontano dalle telecamere. Meno netto rispetto al passato, di fatto un qualcosa che assomiglia a un’apertura. A meno che Elkann non volesse alludere a Inter e Milan. Però, di solito, l’Ingegnere non usa tanti giri di parole quando vuole chiudere una questione. Prima, sull’imminente scudetto, aveva mantenuto la linea del basso profilo, catalogando la sfida di domani con il Milan come «una gara sì fondamentale, ma non più di tutte le altre. Da qui alla fine saranno tutte decisive».
Sanchez frena Altro uomo nel mirino della Juve è infine Alexis Sanchez, che attraverso «La Vanguardia», quotidiano di Barcellona, si dice «tranquillo e focalizzato sulle partite di Champions, voglio vincere e voglio rispettare il mio contratto con il Barça, che scade nel 2016. Sto bene qui, sto imparando un nuovo calcio, non mi manca nulla». Già, ma per il momento il suo ruolo in campo è marginale. Gli basta anche così?
Fonte: GdS