| 1 - Pavel Nedved, naturalmente. Le emozioni che mi ha dato questo giocatore dalla classe e dalla volontà infinite sono inarrivabili 2 - Michel Platini. Vederlo giocare è stato come vivere un sogno a occhi aperti, in qualsiasi momento era in grado di tirare fuori una giocata decisiva 3 - Alessandro Del Piero. Che dire, è l'uomo della rinascita. La grande Juve incomincia dove incomincia Del Piero. Purtroppo è finita prima 4 - Gianluca Vialli. Nell'immaginario di un giovane tifoso, è il leone adulto che ha guidato le sue leonesse nella demolizione degli avversari, riportando i nostri colori sul tetto d'Italia e d'Europa dopo un record negativo destinato ad essere battuto 3 lustri circa dopo. Lo trovai all'inizio della stagione 1993-94 e gli chiesi lo Scudetto. Mi rispose con un sì scettico: con un anno di ritardo, ma la promessa l'ha mantenuta 5 - Gaetano Scirea. ero troppo piccolo per apprezzare appieno la classe infinita del libero, ma quantomeno nella top5 non poteva non esserci 6 - Zinedine Zidane. non è mai stato amore, per quanto le sue giocate mi lustrassero gli occhi ogni volta. Giocate da Platini ma temperamento da Laudrup, ma con l'attenuante di non essere ancora maturo. Il destino in una frase dell'Avvocato, la Juventus più bella della storia è la Juve di Zidane anno I 7 - Antonio Cabrini. unico al mondo: la fascia sinistra era semplicemente SUA in ogni metro, grande sagacia e pulizia negli interventi, grande tecnica, velocità, resistenza, tiro, passaggio. unico. se sono Juventino è perchè ho visto giocare Scirea e Cabrini in Nazionale 8 - Antonio Conte. il Capitano a cavallo di due Juventus molto diverse tra loro con un denominatore comune: il carattere. e forse nessuno più di lui ne ha messo in campo. gli altri due francamente faccio fatica: posso elencare Roberto Baggio, un faro nel buio di annate dure e per lo più tristi, proporzionalmente ha dato più lui alla Juve di Zizou; Fabrizio Ravanelli, il simbolo della Juve operaia a cui tutto è possibile, un grimaldello capace di scardinare ogni partita; Angelo Peruzzi, un felino padrone assoluto dell'area di rigore, mio personale pallone d'oro in almeno una stagione del Lippi I; David Trezeguet, classe precisione e intelligenza difficilmente ripetibili; il Barone Franco Causio, classe e invenzione allo stato puro, Jurgen Kohler, Rui Barros ecc ecc..
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