JUVENTUS Forum: per chi ama la Juve!

Ritratti: Lucidio Sentimenti IV, articoli di Giovanni R. e Bidescu

« Older   Newer »
  Share  
Lorre
view post Posted on 21/3/2006, 01:54




Nei giorni dopo la guerra, che sono di atavica fame, portieri di ogni formato si esibiscono in Italia. Nella Juventus si alternano, ancora per poco, Micheloni e il vecchio Peruchetti, mezzo clown e mezzo artista, che ha trentaquattro anni, ma già si affaccia il giovane Lucidio Sentimenti, quarto di una famiglia modenese di Bomporto dedita a sane bevute e a interminabili partite di calcio, destinato a giocare in porta perché il meno appariscente fisicamente dei fratelli, e anzi, a dire il vero, di figura un tantino tozza. Il fatto è che a "Cochi", questo è il soprannome con cui lo indicano e strapazzano specialmente i fratelli Arnaldo e Vittorio (Primo è ancora piccolino), va di contraggenio a fare il portiere e, quando può, viene fuori e molla le sue sacramentali legnate di destro con le quali segna al fratello maggiore Arnaldo gol irresistibili.

Rimane che il ruolo di portiere a poco a poco entra nello spirito del giovanotto, che ha uno sviluppo orizzontale pari alle manone e sfoggia nel colpo di reni la sua qualità migliore. Il nano, in campo, diventa un gigante, anche in questo caso, come dire che nelle parate alte Sentimenti IV è formidabile come nelle parate a terra, e va a giocare un campionato entusiasmante nel Modena, quando la Juventus lo ingaggia, lasciandolo ancora un anno nella città emiliana perché completi il sevizio militare.

Sono i giorni ruggenti del Torino, quando Sentimenti IV si trasferisce definitivamente nella Juventus. Il derby è il derby, le parate di Cochi impediscono in più di una circostanza al Grande Toro punteggi straripanti. Nasce il mito di questo portiere tarchiato e flessuoso, brevilineo dal portentoso colpo d’occhio, quasi imbattibile nell’area piccola, che domina con pugni che sono autentiche mazzate, specialista nelle uscite contro l’attaccante solo, che risolve con una tecnica personale (le gambe avanti e il busto all’indietro) micidiale all’impatto per giocatori come Fabbri, e cui solo gli estrosi Lorenzi e Gabetto trovano, ma non sempre, contromisure.

Si parlerà solo negli anni Ottanta di portieri con la somma di qualità che Sentimenti IV mostra già negli anni Quaranta, il primo portiere calciatore d’Italia e d’Europa; perfetto rigorista, egli indossa la divisa addirittura con grazia, ma forse una natura troppo sempliciotta lo porta a vivere con eccessiva emotività le partite in Nazionale. Il giorno dell’esordio, nebbia e vento gelido al vecchio Prater, becca cinque gol, e Carosio urla al microfono che Sentimenti IV non ci vede. Una fandonia, ma l’Italia è terra di pregiudizi. L’Avvocato, che di calcio se ne intendeva, intervistato nel 1988, dirà che Sentimenti IV è stato il portiere più grande che egli abbia visto giocare nella sua Juventus.

Potentissima macchina atletica, Cochi si allenava come gli ostacolisti, per esercitare i suoi magici lombi, e Bacigalupo aveva nel portafogli, restituite dalla lurida fiammata che distrusse il Grande Torino, la sua fotografia. Nella tradizione del ruolo, in Italia almeno nessun portiere è mai stato altresì calciatore come Cochi Sentimenti, dalle rimesse in gioco che erano un vero lancio per il centrattacco e diedero l’avvio a tanti gol di Boniperti ventenne. I suoi "fondamentali" tecnici (presa, piazzamento, colpo di reni, uscita alta) sono forse tuttora irripetibili.

Giovanni R.

----------------------------

Lucidio Sentimenti, detto “Cochi”, nasce nell’estate del 1920 a Bomporto, in provincia di Modena, in una famiglia che eguagliava i fasti calcistici di un’altra mitica dinastia, quella dei Cevenini. Tutto cominciò, si dice, con una lettera: «Ho quasi quindici anni, faccio il garzone calzolaio a 15 lire la settimana, vorrei giocare. Va bene qualsiasi ruolo. Anche portiere.»
Lucidio è tifoso della Juventus e grande ammiratore di Combi; vanta qualità atletiche per riuscire bene in qualsiasi ruolo, un bel tiro anche se la statura non è eccezionale ma, quei tempi, nessuno ci faceva troppo caso. Così si trova nel Modena, in serie B, a solo sedici anni, senza un ruolo ben definito, a volte portiere altre attaccante. Sbalordisce tutti: in due stagioni segna 22 goals, risultando uno dei migliori cannonieri della squadra.
La Juventus è alla ricerca di un portiere affidabile; nell’ultimo campionato, quello del 1941, si sono alternati in cinque, un vero record, Goffi e Peruchetti, Ceresoli e Micheloni e, per una sola domenica, un certo Bulgheri, mai più visto né sentito. “Cochi” aveva già disputato circa cinquanta partite in serie A quando debuttò nella Juventus, a Venezia: i terzini sono Foni e Varglien II, gioca anche suo fratello, Vittorio, ovvero Sentimenti III, arrivato alla Juventus un anno prima. Dopo aver subito cinque goals in un derby, viene messo da parte, ma qualche domenica dopo viene ripresentato in mezzo ai pali che non lascia più per altre quattro stagioni.
Conquista anche la maglia azzurra e, nel maggio 1947, contro l’Ungheria è l’unico giocatore “straniero” in un formazione composta da dieci giocatori del “Grande Torino”.
Gianni Brera lo descrive «freddissimo determinista, dotato di una astuzia luciferina». Il suo gesto atletico più famoso è rimasto l’uscita, a piedi uniti, un intervento che sembra disperato ed invece è calcolato al millesimo e, secondo alcuni, al limite del lecito. Molto abile anche sulle palle alte: stupisce vederlo arrivare lassù, con tanta sicurezza, a bloccare o spingere lontano il pallone con pugni decisi, nonostante la bassa statura. Tra i pali è agile e dotato di presa ferrea, non ha bisogno di volare, ha un grande senso della posizione ed un notevole colpo d’occhio. Qualche volta se ne fidava troppo e magari prendeva goal balordi su tiri da lontano.
“Cochi” Sentimenti IV difende la rete juventina durante quei campionati resi proibitivi dal dominio del “Grande Torino”. Nel 1949, a ventinove anni, viene ceduto alla Lazio, dove ritrova una seconda giovinezza. Riconquista anche il posto in Nazionale ed ha l’onore di disputare la sua ultima partita nel 1953, contro la grande Ungheria e si mise perfino a parare rigori, cosa che prima non gli riusciva mai, come se una legge non scritta lo volesse punire per la sicurezza che aveva nel tirarli. Diventa uno specialista, quasi al pari del mitico Bepi Moro e, nel febbraio 1954 proprio su un rigore ottiene una piccola rivincita nei confronti della Juventus: a Torino, infatti, para un tiro di Boniperti dal dischetto, facendo finire la partita 0 a 0. La Juventus perde proprio per un punto quel campionato, a favore dell’Inter.
Gioca fino a 39 anni, chiudendo la carriera con il Vicenza, senza vincere mai niente: nonostante avesse già appeso gli scarpini al chiodo, torna in campo per difendere la rete del Torino che, in piena zona retrocessione, si trova di colpo senza portieri.
Un giorno gli chiesero quale fosse stato il goal che gli avesse provocato più dolore: disse che molti anni prima, quando era ancora al Modena in serie A, gli era capitato di tirare un rigore contro suo fratello più grande, Arnaldo Sentimenti II, portiere del Napoli, realizzandolo. Ecco, quello era stato il goal che gli aveva fatto più dispiacere.
Il portiere che tirava i rigori: era il primo, forse, e tutti si meravigliavano. In seguito avrebbe avuto ottimi imitatori, ma nessuno è riuscito a giocare in modo non saltuario ed in una vera partita di campionato, con la maglia di attaccante.

Bidescu

Edited by Lorre - 21/3/2006, 02:14
 
Top
view post Posted on 4/12/2014, 13:28
Avatar

Anni 80 very nice

Group:
Allegri ParaSubordinati
Posts:
19,514
Location:
Trinacria orientale

Status:


ROMA - E' stato un grande portiere, un implacabile tiratore di rigori e, all'occorrenza, un giocatore di movimento. Con Lucidio "Cochi" Sentimenti IV, morto all'età di 94 anni, se ne va una leggenda del calcio italiano. L'annuncio sul sito della Juventus, di cui Sentimenti IV è stato a lungo giocatore. "Testimone della nostra storia, un nome che tutti quanti abbiamo sentito: è bello che questo campo nasca con il suo sorriso a centrocampo. Una leggenda juventina e una leggenda del calcio in tutto il mondo": con queste parole era stato accolto al suo ingresso in campo nella notte d'inaugurazione dello Stadium.

Lucidio Sentimenti faceva parte della famosissima famiglia di cinque calciatori, oltre che con la Juventus in carriera ha giocato con Modena, Lazio, Vicenza e Torino. Portiere di indubbie qualità, ha vestito la maglia della Nazionale per 9 volte, l'ultima delle quali nella sconfitta (0-3) contro l'Ungheria di Puskas nel giorno della inaugurazione dello Stadio Olimpico. Sempre contro l'Ungheria (vittoria azzurra per 3-2), nel maggio del 1947 fu l'unico giocatore schierano non del Grande Torino. Un curioso aneddoto è legato alla sua carriera, Il fratello Arnaldo, anche lui portiere e in forza al Napoli, era un formidabile pararigori: 9 in fila. Sentimenti IV andò a giocare con il Modena a Napoli, segnò un rigore interrompendo la serie del fratello che lo rincorse per tutto il campo.

"Cochi ci ha lasciato all'età di 94 anni, e il nostro cuore non potrebbe essere più triste nello scrivere queste righe - si legge nella nota sul sito della Juventus -. Uno dei più indimenticabili campioni ad aver indossato la maglia bianconera, simbolo di eccellenza tecnica con il pallone tra i piedi e longevità calcistica, Sentimenti IV verrà sempre ricordato come uno dei pochi portieri italiani in gol nel massimo campionato (cinque reti in 188 partite alla Juve come rigorista) La sua rinomata bravura fuori dai pali l'ha spesso fatto schierare anche come giocatore di movimento, e la sua passione per questi colori lo ha fatto essere sempre vicino alla grande famiglia juventina anche dopo la fine della sua carriera agonistica".

repubblica.it
 
Web  Top
view post Posted on 5/12/2014, 16:45

Senior Member

Group:
Allegri ParaSubordinati
Posts:
12,337
Location:
Francia

Status:


RIP :cry:
 
Top
_bianconero
view post Posted on 10/12/2014, 11:32




Grazie per la gloria resa alla Juve, come calciatore e come uomo. Il ricordo vive per sempre
 
Top
3 replies since 21/3/2006, 01:54   177 views
  Share