Juventus - Lazio, ANDATA SEMIFINALE DI COPPA ITALIA

Ammiro sinceramente come CASARANO reagisca con signorile aplomb a certe cose scritte, cose che io derubrico come malafede e, quindi, spesso leggo divertito.
Stavolta però no, dal momento che il forum ha comunque parecchi lettori e i commenti di uno possono influenzare tutti.

Come tale, chi scrive questa storia è un abbonato in curva sud da diversi anni, che spesso va anche in trasferta.
Lo scorso anno, nel delirio più totale, specie nella partita simbolo della disfatta (Empoli - Juve 4-1) la curva MAI e poi MAI ha inneggiato all'allenatore, che pure era stato eretto dai più come l'unico che era stato in grado di navigare in cattive acque.
Quest'anno, a ogni singola partita, l'allenatore ha avuto sempre cori a sostegno, spesso a a più riprese durante la stessa partita, ma MAI fuori casa. Un po' strano sostenerlo solo fra le mura domestiche e mai fuori, non trovate?
Ieri l'allenatore è stato sostenuto una sola volta, e molto timidamente. Il sottoscritto, come d'abitudine, ha dato le spalle a un coro in cui non si riconosce, facendolo però dalla decima fila centrale (non ventesima laterale come di consueto). Una curva con un ideale prende il soggetto a manrovesci, una curva probabilmente senza un ideale, ma con un interesse, se ne frega (come spesso successo in passato).

Qui, qualcuno che in passato ha sparato la peggio cacca contro quella curva, la stessa persona che ha osannato lo stadio per famiglie e il modello "mortorio" inglese (quello che probabilmente spalanca le porte al tifoso occasionale che giustamente fischia la squadra), ora difende quella curva e condanna i tifosi, prodotto di quel modello.

Lo stesso qualcuno che pur di difendere l'allenatore, dopo aver detto peste e corna di mezza rosa, difende l'unico su cui penso che il giudizio sia unanime fra allegriani e anti-allegriani: Alex Sandro. A beneficio dei più, vi sfido a trovarmi un giocatore più dannoso (non inutile, dannoso) di lui. Io elenco solo il golletto di Sanchez in Supercoppa Italiana, poi fate voi.

Io non so come si chiami in italiano aulico questo atteggiamento, io so come si chiama nella sceneggiatura di un noto film di Quentin Tarantino, e francamente ne ho piene le tasche non solo di leggere (pur sempre) personali opinioni che trovo assurde, ma anche generalizzazioni distorte prese da un singolo (e distorto) episodio. Questa è malafede, punto.