CITAZIONE (foxray12 @ 12/3/2024, 09:53)
Non credo che la società non si sia fatta sentire, alla Juve rispetto ad altri club, gli "spifferi" sono sempre stati quasi inesistenti.
Credo che soprattutto sul tecnico si siano fatti sentire eccome.
Dal linguaggio verbale e non di Allegri, a mio modo di vedere questo aspetto emerge.
Le "vociate o le giornalate" dei dirigenti non mi sono mai piaciute e non credo determinino dei cambiamenti, anzi sono spesso più dannose della grandine.
Pur sperando che finalmente il prossimo anno non sia più seduto sulla nostra panchina, non credo e non vedo scollamenti o fronde di squadra contro di lui.
Cmq una cosa non la capisco, Danilo a sx soffre e Gatti non sta attraversando certo un buon momento, per cui metti Rugani a sx e rimetti Danilo a dx, no?
Questa sua mania di mettere i giocatori fuori ruolo o a fasce invertite ha determinato dei disastri tecnici, tattici e patrimoniali inenarrabili.
Poi dalla gestione dei cambi (timing e scelte) si percepisce chiaramente che non è per niente lucido e tranquillo.
Io credo Giuntoli abbia molto ben chiara la situazione complessiva.
Sa che Allegri sta lavorando male, anche i sassi sanno che a giugno finirà la sua avventura a Torino nonostante le dichiarazioni di facciata qua e là, e il crollo della squadra potrebbe esserne diretta conseguenza
Come sempre detto io non ho mai creduto alle voci di rinnovo, non ho mai creduto alla storia "Giuntoli vede in Allegri l'allenatore perfetto per il futuro" così come non ho mai mai mai creduto a John Elkann che abbia posto un veto, che abbia forzato addirittura la conferma dell'allenatore. Semplicemente non rientra nel modus operandi di John Elkann.
Non lo sapremo mai, ma io ho il forte sospetto che Allegri abbia iniziato la stagione già sotto la tagliola di un esonero a giugno.
La scorsa stagione non c'era tempo di intervenire e quando era necessario intavolare le trattative per un nuovo allenatore la Juve non era manco sicura di partecipare al seguente campionato di Serie A.
Non si poteva fare altro che confermare l'allenatore.
Ma nel corso dell'anno di segnali ce ne sono stati tanti tanti.
I giornalisti a lui più vicini, su tutti Zazzaroni, son mesi che preparano il campo ad un "addio" a fine stagione.
A dicembre, con la Juve seconda in classifica e in lotta con l'Inter lui se ne usciva con
CITAZIONE
Allegri ha pochissima voglia di restare alla Juve, dovrebbero cambiare delle cose che a oggi non sono cambiate.
www.spazioj.it/2023/12/16/non-ha-p...dalla-juventus/Un paio di settimane fa il suo agente
CITAZIONE
"Se Allegri resterà alla Juventus nella prossima stagione? Io penso di sì. Qualcuno che possa mandarlo via? Questo è sempre possibile, vedremo quali saranno le idee della Juve, ma con questa proprietà può succedere di tutto"
www.calciomercato.com/news/allegri...-non-rito-32832Queste per citarne due, ma i segnali di nervosismo sono stati continui, durante tutta la stagione. Anche il modo di comunicare è fondamentale...con la squadra in piena lotta scudetto l'allenatore si è sempre premurato di far passare il messaggio "la società mi ha chiesto la champions league"
Vi sembra un messaggio normale? Anche per lo stesso Allegri, che ha vinto tanto in carriera.
Che allenatore, con la possibilità di vincere lo scudetto si premura non tanto di abbassare i toni quanto piuttosto di abbassare le aspettative?
L'allenatore che ha la necessità di non passare da perdente, quello che ha bisogno di far passare il messaggio "io gli obiettivi richiesti li ho portati a casa". Anche oggi, in piena emergenza, in crollo verticale, non c'è rabbia, non c'è voglia di rivalsa, non c'è il desiderio di fare meglio...c'è il "mancano 10 punti per la qualificazione in champions", c'è il desiderio di far notare che "hey, guardate che io non sono un perdente, porto a casa i risultati che mi avete richiesto"
Aggiungo, che mentre i media amici parlavano di "rinnovo pronto" di Allegri, e spalleggiavano le idee Bonaventura e Pereyra, gradite al tecnico, Giuntoli andava a prendere Alcaraz e chiudeva diverse operazioni per la U23. Insomma, mi pare che non si sia proprio premurato di andare incontro alle richieste dell'allenatore, nemmeno per operazioni a basso costo.