Reja:
«Il mio Napoli modello Arsenal»«Puntare sui giovani di talento e raccogliere i frutti nel tempo. Ci gratifica l’idea di seguire l’esempio dei “gunners” inglesi».
Reja, chi l’ha sorpresa di più? «In alcuni momenti, Lavezzi è stato incontenibile. Ma per continuità di rendimento e per maturità espressa, penso che Hamsik sia andato al di là di qualsiasi previsione. Non abbiamo sbagliato nulla: ci voleva coraggio ad allestire un mercato del genere in una città come Napoli, complimenti a Marino».
In sedicesimi, la politica di questo Napoli ricorda un po’ quella dell’Arsenal? «Ci avviciniamo molto. L’idea è di rastrellare giovani di talento, di raccoglierne lo sviluppo e assieme di centrare nuove affermazioni. Abbiamo acquistato ragazzi che sfuggivano all’attenzione generale e popolare. Siamo andati sulla qualità, sostenuta dalla freschezza anagrafica. Poi abbiamo aggiunto un po’ di esperienza, con innesti mirati».
Ammesso che Gargano non è Fabregas, cosa altro vi lega all’Arsenal? «Ci basta già essere avvicinati a un club di queste dimensioni per sentirci gratificati. Non possiamo dimenticare che a gennaio 2005 il Napoli era in serie C».
Scelga un rinforzo a gennaio. «Non faccio nomi, non è mia competenza. Ma se mi mettete alle strette, chiedo un attaccante con caratteristiche un po’ simili a Lavezzi, uno in grado di poter modificare l’atteggiamento della squadra. Non una prima punta classica, insomma».
Fonte: Corriere dello Sport
ecco cosa mi ricordavo quando vedevo giocare il napoli
si si
proprio l'Arsenal...