| De Laurentiis 'Voglio mondializzare il Napoli'
23:01 del 02 febbraio
Il presidente del Napoli De Laurentiis al termine della gara vinta contro l'Udinese per 3-1, con grande prestazione di Lavezzi, ai microfoni Sky dice "Spero sia la vittoria della svolta. Giustamente Reja, dei nuovi arrivati, pensava di far giocare solo Mannini, invece poi è stato costretto dalle esigenze a fare giocare tutti. Questo Napoli ha dimostrato che forse è meglio giocare in dieci che in undici. Ringraziamo gli arbitri che a volte ci permettono di fare queste verifiche". E sulla prestazione di Lavezzi "Credo che nel calcio si è ingiusti: si creano degli eroi e poi si distruggono in poche settimane. Se uno delle qualità, quelle rimangono; non si può pretendere che i giocatori siano delle macchine". Cosa pensa del silenzio stampa? "Io sono per il silenzio stampa - risponde De Laurentiis - perché parlare troppo fa male. Anche io l'ho ordinato parecchie volte. Serve a non dire e poi a non leggere un mare di fregnacce. Io non credo che il Napoli sia un marchio emergente, noi siamo estremamente vecchi, il calcio è vecchio, finchè non faremo un calcio nuovo e internazionale. Non c’è bisogno di far conoscere il Napoli in Italia, ma nel mondo. Il calcio inglese sa far valere il proprio calcio nel mondo e noi invece non sappiamo fare sistema, pensiamo di essere alla guida del mondo e invece in Italia siamo di un provincialismo che fa paura. Non solo nel calcio, ma in generale. Io già quattro anni me ne stavo andando dall’Italia e non è detto che non lo faccia. Il Napoli mi ha riportato in Italia, me lo tengo stretto e spero di mondializzarlo". Un punto anche sul mercato di gennaio "Io faccio degli investimenti per il futuro, punto sempre sui giovani. Si possono comprare dei singoli più o meno buono e io spero di avere indovinato. Tutti stasera hanno fatto il loro dovere. Non è che la mattina uno si sveglia e va a fare acquisti. Marino diceva di aspettare giugno perché secondo lui a gennaio si compra male, io ho invece forzato un po’ la mano in modo tale da arrivare a giugno, verificare se c’è da fare qualche innesto, per poi avere l’anno prossimo una squadra più compattata e più forte. Abbiamo speso qualcosa in più adesso, però abbiamo sottratto alle concorrenti dei giocatori importanti. Abbiamo detto, io e Marino: “Andiamo avanti e cerchiamo di essere concreti sul mercato". Dopo il diverbio di qualche settimana fa, c’è uno tra lei e Reja che ha detto "Ho sbagliato"? Non credo si debba dire “Ho sbagliato”. Se uno ha da fare delle rimostranze, che magari in quel momento non rispecchiamo la realtà, ma sono solo una reazione emotiva, è giusto che lo faccia. Con Reja ho avuto solo tre momenti di scambi in quattro anni, alcuni più educati, alcuni meno. Credo che sia normale. calciomercato.com ------------
E' l'ora di Messi sotto il Vesuvio?
|