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Prandelli e Abete si sono dimessi

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view post Posted on 25/6/2014, 11:28     +2   +1   -1
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Posto uno dei tanti articoli scritti nel gennaio 2013 dopo l'annuncio delle dimissioni di Roberto Baggio dallo staff federale.

Questo l'ho trovato su nadir.net, ma davvero, l'uno vale l'altro.

CITAZIONE
Le dimissioni di Baggio e quel calcio italiano che non vuole cambiare

Arriva come un fulmine a ciel sereno, ma anche nell’ambiente erano in molti ad aspettarsi una notizia del genere: Roberto Baggio rassegna le dimissioni da presidente del Settore Tecnico della FIGC. Ieri sera l’annuncio in un’intervista al TG1. Dietro alle dimissioni c’è la verità di un movimento calcistico, quello nostrano, che nella sostanza non vuole cambiare.

Il rapporto Baggio-Figc non è mai sbocciato: fin dall’inizio le prime incomprensioni con il Club Italia e il settore giovanile perché Robi pesta i piedi e invade territori altrui. Ma suggerisce lo scouting, la ricerca di talenti nel territorio che tanto sta avendo successo in Germania e in Uruguay non vuol dire screditare o calpestare altre istituzioni, anzi fa parte delle competenze del settore tecnico.

Poi il progetto da 10 milioni di euro proposto al Consiglio Federale, ma bocciato alla prima istanza da Macalli e Tavecchio. Poi le dimissioni con tanto di critica. Non riesce a lavorare, i suoi progetti vanno in fumo ancor prima di essere presentati talvolta, il suo ruolo gli va sempre più stretto e non perche ha voglia di strafare. In Figc hanno accolto la notizia senza scalpore, se l’aspettavano in fondo, rimarcando che Baggio poche volte svolgeva il suo lavoro negli uffici di Coverciano e in effetti non hanno tutti i torti, perché il Divin Codino andava lì soprattutto per fare il corso per allenatori.

Forse perché amava esercitare la professione a contatto con il terreno di gioco e non su una poltrona, dietro a una scrivania. Preferiva formare i nuovi allenatori lontano dagli uffici e con modi fin troppo strani per i professori di alto rango, gli stessi che hanno favorito il declino del movimento azzurro e difficilmente lasceranno a breve le loro poltrone (vero Albertini?). Più che un rapporto di stima e sana convivenza, con la Federcalcio è stata una guerra che ha danneggiato tutti: il progetto dei 10 milioni, che consisteva in un massiccio investimento nei settori tecnico-giovanile a partire dalla base, le scuole calcio – e questo col tempo poteva essere un vantaggio perché si tratta dello stesso metodo adottato dal Barcellona in tempi non sospetti – è stato bocciato perché avrebbe previsto l’inserimento delle squadre Primavera, trasformate in Squadre B, nei campionati di Lega Pro e Macalli avrebbe perso potere trovandosi poche squadre del suo settore e tante affiliate alle Leghe di A e B, un macello insomma.

Poi fu la volta delle nomine ad honorem di tecnici che ha fatto storcere il naso ai piani alti: Marotta, l’ex arbitro Trentalange, il dottor Castellacci, il manager e braccio destro di Robi Petrone. Erano solo dei premi “alla carriera”, ma in Figc Baggio voleva strafare a detta dei più. Inevitabili le dimissioni. Un peccato, perché ancora una volta il calcio italiano ha perso l’occasione di rilancio e innovazione, ma si sa che la vecchia mentalità continua a dominare e questo Robi l’ha capito fin troppo bene.

E pensare che tutto è nato nel 2010 quando era stato chiamato dal presidente Giancarlo Abete, su suggerimento del presidente dell’Aiac Renzo Ulivieri, subito dopo il clamoroso flop dei Mondiali sudafricani. Dopo aver “piazzato” Gianni Rivera al settore giovanile e scolastico e Arrigo Sacchi al Club Italia (entrambi con risultati poco soddisfacenti), ecco la nomina di Baggio alla guida del settore tecnico di Coverciano, ovvero la scuola che deve formare i nuovi maestri del calcio, gli allenatori italiani tanto cercati in Europa e nel resto del Mondo.

La scelta è singolare: Robi è stato un campione, forse il più grande talento azzurro dal dopoguerra ad oggi, e nonostante si fosse ritirato nel 2004, è ancora tanto amato dall’ambiente e dai tifosi. Il ritorno d’immagine avrebbe favorito e non di poco la Federcalcio ancora galvanizzata dal secondo posto ad Euro 2012. Insomma l’uomo giusto al posto giusto, se avesse avuto modo di lavorare.
 
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view post Posted on 25/6/2014, 11:41     +1   -1
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CITAZIONE (Lady Blackwhite @ 25/6/2014, 11:53) 
CITAZIONE (The Black Hole @ 25/6/2014, 10:24) 
Tu sì che ne sai Luca.... ;)
Al limite il nuovo sarà rappresentato da uno a scelta tra:

1) Valentini
2) Albertini
3) Pescante
4) Carraro

come scrivevo ieri su feis voglio le dimissioni di albertini, anche lui fa parte del gioco.

Albertini si è già dimesso prima dei Mondiali pat

Il problema è che forse si è dimesso da vice-presidente per diventare presidente :asd:
 
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view post Posted on 25/6/2014, 11:50     +1   -1
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Balotelli presidente federale?
 
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view post Posted on 25/6/2014, 12:04     +1   -1
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Io ribadisco la mia preferenza per Di Matteo, che oltre ad aver vinto rappresenta un buon compromesso tra allenatore italiano e straniero. In Italia non deve niente a nessuno e non credo sia condizionabile per le convocazioni.
Ha dato prova di saper gestire un gruppo che non aveva scelto lui e di portarlo a vincere la Champions, culo o non culo.
 
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Lady Blackwhite
view post Posted on 25/6/2014, 12:23     +1   -1




sempre pensato che baggio fosse solo un nome stile paravento visto che piace tanto. Anche perchè, onestamente senza voler togliere merito alle idee di roby, non credo ci fosse bisogno di lui per certi progetti. Loro hanno sotto gli occhi - foderati di qualsiasi cosa - la situazione del calcio quindi dovrebbero sapere come operare (seeeeeeeeeeeeee)

p.s. non sapevo che il buon demetrio avesse dato le dimissioni, non ricordo grandi titoli in merito. Per questo ho il dubbio che siano state effettivamente date.
 
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brazorf78
view post Posted on 25/6/2014, 12:33     +1   -1




iniziamo con
OLEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!PEPEPPEPEPEPEPEPEPEPEPEPEPEPEPEPREPEPEPE!

detto questo,prime regole

1)non convocare vita natural durante,nessun calciatore juventino in nazionale italiana
sono sicuro che tra el rimanenti 18 squadre,11 giocatori italiani decenti li trovi per le partite della nazionale

non e' ammissibile che quando i calciatori vestono la maglia juventina,sono presi a sassate,chiamati ladri ,dopati,scorretti.mentre quando vestono la maglia azzurra sono "eroi del calcio mondiale"
non e' ammissibile che quando si vince un mondiale/europeo/partita e' merito UNICAMENTE degli"altri giocatori" tipo macellazzi,verratti,bullotelli,mentre quando si perde e' COLPA UNICAMENTE del blocco juve.
Per cui togliamo sto dente e non convochiamo piu giocatori juve,che finalmente potranno farsi le vacanze estive come tutti.

2)mandare a fanculo la figc togliendo l affiliazione.che senso ha affiliarci quando poi sono altri che comandano?

3)come ct metterei oronzo cana.ha idee,moduli e se ne frega di chi sta alla figc.
 
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view post Posted on 25/6/2014, 12:46     +1   -1
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Pistocchi caldeggia Sacchi

Non come allenatore eh :asd:
 
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view post Posted on 25/6/2014, 12:57     +1   -1
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come giocatore :didi:
 
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view post Posted on 25/6/2014, 14:03     +1   -1
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Bianco nel cuore..Nero nell'anima.

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CITAZIONE (- Jenko - @ 25/6/2014, 12:41) 
CITAZIONE (Lady Blackwhite @ 25/6/2014, 11:53) 
come scrivevo ieri su feis voglio le dimissioni di albertini, anche lui fa parte del gioco.

Albertini si è già dimesso prima dei Mondiali pat

Il problema è che forse si è dimesso da vice-presidente per diventare presidente :asd:

Si è dimesso da capo delegazione...giusto per tenersi libero per la potrona che conta... :didi:
 
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view post Posted on 25/6/2014, 14:17     +1   -1
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il cerchio si chiude, ed appaiono 3 stelle

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difficile dimettersi da un ruolo che non hai :eh:

tumblr_n7pmsgX6sK1qewvyso1_400

W il giornalismo
 
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view post Posted on 25/6/2014, 14:25     +1   -1
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view post Posted on 25/6/2014, 14:28     +1   -1

Fino alla fine!

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Io tra i papabili sostituti di Prandelli tifo per Spalletti.

Bisogna ricominciare dai giovani e da un modulo meno difensivista e più audace, e Spalletti secondo me è adatto.



Spero di non vedere nè Allegri, nè Ranieri. Sarebbe la continuazione di un progetto estremamente fallimentare.
 
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view post Posted on 25/6/2014, 14:48     +1   -1
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El Psy Kongroo

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CITAZIONE (immondo @ 25/6/2014, 15:17) 
difficile dimettersi da un ruolo che non hai :eh:

(IMG:http://37.media.tumblr.com/aa11dba9bf3d341...ewvyso1_400.jpg)

W il giornalismo

chiaramente riferito a Inzaghi :didi:
 
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view post Posted on 25/6/2014, 15:06     +1   -1
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Spalletti da tempo non ha ingaggi da spending review
 
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Lady Blackwhite
view post Posted on 25/6/2014, 17:51     +1   -1




Convocazione urgente: lunedì 30 giugno. La Federcalcio esibisce la necessaria fretta per risolvere la doppia crisi: il vertice della Figc e la panchina della Nazionale. La convocazione del Consiglio federale straordinario è arrivata nel primo pomeriggio, ci sono cinque giorni per elaborare un minimo progetto e prendere atto delle dimissioni. Irrevocabili quelle di Giancarlo Abete. Così come quelle di Cesare Prandelli.
Il primo problema è quello relativo alla carica di ct. La scelta di Prandelli non sembra avere vie d'uscita diverse da quella indicata dallo stesso ct: addio. Ma lo stesso, la Federcalcio proverà a indicare la strada delle non-dimissioni: visto che al momento della firma del contratto fino al 2016, si era detto (e scritto?) che quel contratto non era subordinato all'esito della spedizione verso Brasile 2014.
In caso contrario, via alle ipotesi di successione. Per le quali i nomi di Mancini, Spalletti e Allegri superano quelli di Ranieri e Zaccheroni, per citare i cinque dei quali si parla in queste ore.
A proposito dei vertici della Federcalcio, invece, il programma prevede tempi lungi, almeno fino alle soglie dell'inizio del campionato, visto che il governo è azzerato con l'addio del presidente Abete, che viene dopo le dimissioni annunciate dal vice Albertini prima della partenza per il Brasile. Proprio Albertini, questi sono i giochi di potere, potrebbe essere il successore. La corsa deve cominciare.


albertini...uomo aziendalista milan.
allegri...uomo aziendalista milan.

quando dovremmo ancora sopportare?
 
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