CITAZIONE (england @ 28/4/2024, 11:34)
Questa squadra vive d'allegrismo da circa un decennio: la breve parentesi Sarri-Pirlo non ha minimamente scardinato quell'impostazione atletico-tattica-mentale che il livornese ha infuso e che la Società (durante appunto quella breve parentesi) ha addirittura rimpianto.
A questa squadra, privata d'un gioco e d'una preparazione atletica degna di questo nome, nonché impoverita da sessioni di calciomercato condotte secondo logiche tanto contraddittorie quanto discutibili, da 3 anni a questa parte è stato dato un obiettivo minimo da raggiungere sul campo, non degno di una storia e d'un blasone che la stessa Società, peraltro, mai s'è preoccupata di difendere fuori dal campo: anzi ...
A queste condizioni, per certi versi simili all'immediato post-calciopoli, come si può pretendere che i giocatori mettano in luce qualità e carattere?
Io non so quanto questa rosa sia realmente forte, se possa competere davvero con la prima della classe e quale allenatore serva per risvegliare la bella addormentata; so però che quello scempio a cui settimanalmente e da anni assistiamo non ha nulla a che fare col calcio.
Di qualità e attributi si potrà presumibilmente tornare a discutere quando avremo effettivamente constatato che questo gruppo di giocatori è stato allenato. Per questo, pensavo fosse indispensabile un ritorno di A. Conte, che garantirebbe una terapia d'urto dagli effetti immediati: mi rendo però conto che l'ennesimo ritorno al passato - sul lungo periodo - potrebbe riservare anche delusioni cocenti. E allora benvenga Motta, o chiunque altro voglia allenare e giocare a calcio: perché è questo soprattutto che alla Juventus ed agli juventini manca, da ormai troppo tempo.
Però secondo me ti sfugge un particolare importante.
Quanto Sarri e Pirlo furono chiamati per il post Allegri si ritrovarono inseriti in un contesto dove la regnava da padrone il difensivismo ad oltranza, religione che aveva portato innumerevoli titoli a livello nazionale e 2 finali di Champions.
La Juve stravinceva, non c'era storia, e nel gruppo Juve vi erano elementi chiamati presidente e presidentissimo (il presidentissimo era Chiellini) che erano i veterani e Leader assoluti degli spogliatoio e pure loro avevano una mentalità ultradifensivista (quando Chiellini parla questa cosa traspare da ogni suo poro).
Oggi la realtà è però profondamente cambiata.
La Juve fa schifo, Allegri fa schifo, quei Leader non ci sono più, né c'è lo stesso "protezionismo del difensivismo".
Oggi la Juve sarà molto molto più aperta al cambiamento, e l'allenatore che verrà avrà molto più terreno fertile di quello che han trovato Sarri e Pirlo, perché adesso sì che ci sarà una grandissima voglia di cambiamento, altro che in quei 2 anni.
Non sottovaluterei questo aspetto, che reputo invece importantissimo.