| Dunque, facciamo un po' di ordine:
prima dell'arrivo di Allegri alla Juventus, quello che sapevamo di lui era che 1) aveva vomitato le peggio cose sulla Juventus quando era allenatore del Milan; 2) aveva fatto a fette lo spogliatoio; 3) il suo Milan era martoriato dagli infortuni.
La seconda cosa poteva non riguardarci, l'ultima poteva preoccuparci, la prima era sufficiente per il linciaggio vista l'accoglienza riservata ad Ancelotti che pure non si era distinto per cose simili.
La società, consapevole della scelta di merda dal punto di vista dei tifosi,, lo ha immediatamente protetto. E lo ha protetto bene, i cori della curva, il dietrofront di alcuni gruppi fin dal secondo giorno, la protezione mediatica; innegabile persino ora: uno così verrebbe fatto a pezzi dalla stampa, invece ci sono sempre tante voci a favore, solitamente non richieste.
Ma torniamo al 2014: un tecnico distintosi in passato per la sua aggressività ai microfoni ad ogni momento difficile e per la polemica a distanza con la Juveladra, ci viene letteralmente propinato come uomo dall'aplomb ironico perfetto per lo stile Juve: non so con che metro avessero misurato l'uno e l'altro, l'aplomb e lo stile Juve, ma era sicuramente un metro di merda.
Ad agosto 2014, comunque, nessun tifoso ha argomenti specifici per massacrare Allegri (a parte le infamate dette da milanista). E infatti nessuno lo fa, anche se qualcuno lo critica, a partire da qui, e viene tacciato di disfattismo (tipo nei regimi autoritari) interismo e pregiudizio.
Eppure, quando all'inizio del 2014-15 la squadra fatica a esprimersi, qualcuno (tipo me), sempre qui lo difende sulla fiducia, perchè se la squadra a ottobre non corre non è colpa sua e potrebbe far parte del programma di allenamento, che ne sappiamo. Si trattava, ad ogni buon conto di critiche circostanziate, è evidente che la squadra girava poco e male. Questo nel 2014.
Nel 2024, però, una certa conoscenza ce l'abbiamo, per cui se dieci anni fa (10, eh) certe critiche erano ingenerose ma non ingiuste, adesso possono essere eccessive ma non ingiuste.
Rimane il fatto che NON È VERO che Allegri sia stato massacrato fin dal primo giorno, essendosi piuttosto verificata una saggia sospensione del giudizio, o forse dovrei chiamarla autocensura, proprio da parte della maggior parte dei critici, e venendo invece bersagliato dagli pseudoaziendalisti, tifosi delle vittorie.
Oggi però le cose sono molto diverse. Oggi Allegri e il suo penoso staff li conosciamo, oggi abbiamo potuto constatare con mano che senza una squadra forte nell'organico non ha vinto niente, oggi possiamo dire che la sua Juventus in campo dopo 3 anni di lavoro non esprime niente di apprezzabile, cioè non sembra quasi una squadra e non sembra una Juventus che vuol vincere le partite; oggi possiamo dire che la squadra ha l'elettroencefalogramma piatto e di questo il responsabile è sempre l'allenatore, nessun altro.
Quello che non possiamo dire con certezza è quanto abbia dato o piuttosto abbia tolto, alla Juventus. E questo è il suo capolavoro: l'essersi reso, fin dal primo giorno, ingiudicabile, beneficiando di infiniti alibi. Secondo me lui ha fatto danni, facendo sempre rendere la squadra meno del suo potenziale ma non è questo di cui voglio parlare; però qualcuno possiamo nominarlo: la pessima campagna acquisti dello scorso anno, con gli ingaggi di Pogba Di Maria e Paredes, fatti appositamente e dichiaratamente dalla società per consentirgli di vincere il campionato: con una media di 1,9 punti a partita, non ci è andato nemmeno vicino, al primo posto, manco prima dell'esplosione del caso plusvalenze. Ma di questo obiettivo chiaramente fallito, nella sostanza, come del peggior girone di Champions della nostra storia, non si parla mai troppo. Oppure del rinnovo automatico concesso ad Alex Sandro, deciso autocraticamente dal tecnico, 12 milioni lordi buttati nel cesso per tenere un altro anno uno che è un ex giocatore dallo stesso tempo nel quale Allegri è un ex allenatore.
Piuttosto, si può dire decisamente che la Juventus che ha trovato non aveva bisogno di lui, che rispetto alla storia della Juventus ha beneficiato di un anno di troppo di fiducia. La Juventus non ha mai tenuto per più di due anni gli allenatori che non avevano dimostrato di aggiungere un qualcosa in termini di competività (tipo De Rossi con la Roma, a proposito del valore degli allenatori....). Allegri ne ha fatti 3.
Il ritorno di Allegri, blindato da disoccupato con un quadriennale più ricco del contratto che aveva pre-esonero, era una vergogna, lo scandaloso prodotto di una società preoccupata soltanto di affermare con arroganza "io sono io", il che rende normale che oggi il suo prodotto risponda in maniera arrogante alle domande dei giornalisti. Tanto scandaloso da far passare nelle fila degli anti- tanti che prima non erano schierati o erano pro-.
La squadra non gira più, e protettori non ne ha più. Lo ricordo, lo scorso anno, tornare ringaluzzito ai microfoni dopo l'ultima partita, per dire beffardo che aveva parlato con Elkann ed era riconfermato, e che gli obiettivi se li dava da solo, in base alla rosa che gli avrebbero messo a disposizione. L'unica sua preoccupazione era la sua posizione, non la Juventus.
Ora scendiamo dalle montagne per mandarlo a casa, visto che lui la decenza di ammettere il fallimento non ce l'ha avuta. Stavolta speriamo per un mai più rivederci.
Edited by CASARANO - 18/3/2024, 19:20
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