| Adrian Mutu, rumeno di Calinesti, classe 1979, cresciuto nell’Arges Pitesti, poi alla Dinamo Bucarest, arriva in Italia a vent’anni, nel 1999, acquistato dall’Inter, in cerca di talenti da far sbocciare. Dopo 14 partite e qualche goals, inizia un lungo viaggio che lo porta a prima a Verona eppoi a Parma. Con gli emiliani, in coppia con Adriano, sfonda, rivelandosi attaccante imprevedibile, veloce e dotato di eccellente tecnica. Se ne accorge il Chelsea, che spende una fortuna per assicurarselo. Storia tutt’altro che felice, quella del Mutu londinese, ma il calcio c’entra poco; infatti, subisce una lunga squalifica per uso di droga. Adrian ha una classe cristallina, salta l’uomo con dribbling essenziali e stordenti e sa calciare le punizioni come i grandissimi. Riesce pure farsi valere di testa, nonostante la statura non eccelsa, in virtù di un tempismo che ha pochi eguali. Arriva a Torino a gennaio 2005, ma deve restare fermo fino a maggio per la squalifica inflittagli dalla federazione inglese; trova il tempo comunque, in extremis, di mettere anche la sua firma sulla vittoria in campionato, giocando con autorevolezza, l’ultima e festosa sfida con il Cagliari, al "Delle Alpi". La stagione successiva, da punta o da esterno, vede Mutu ergersi spesso a protagonista. In campo sin dalla trasferta di Empoli, alla seconda giornata, Adrian segna il suo primo goal in campionato a Lecce, ottava di andata, nel rotondo 3 a 0 a spese dell’undici di Baldini. Si ripete tre giorni dopo, nel turno infrasettimanale contro la Sampdoria e, stavolta, il suo è un goal d’autore, a coronamento di un contropiede magistrale e rapidissimo. Ancora a segno con il Treviso alla tredicesima, il rumeno ha la sua notte di maggior gloria il 7 gennaio a Palermo; sua la doppietta che stende i rosanero e consegna alla Juventus un fondamentale successo esterno. Ormai, del suo talento la squadra non può più fare a meno ed anche il suo contributo in reti diventa importante; segna a Messina e corona una stagione d’autore il 30 aprile a Siena, finalizzando una delle più belle azioni d’attacco bianconere dell’intero campionato. Nonostante la stagione ampiamente positiva, viene ceduto alla Fiorentina, non senza qualche rimpianto.
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