JUVENTUS Forum: per chi ama la Juve!

LA CRONISTORIA DELLE ULTIME DUE STAGIONI, vista dall'admin

« Older   Newer »
  Share  
Lorre
view post Posted on 26/8/2005, 10:25




Il racconto delle ultime due esaltanti stagioni della Juventus azzerate dalla sentenza della giustizia sportiva.

=== STAGIONE 2004/05 ===

E così la Juve mette in bacheca il 28° titolo. In attesa del pagellone finale, rivisitiamo le partite della Vecchia Signora che per l'ennesima volta si è vestita di tricolore...

BRESCIA 3-0, la Juve scatta subito in testa approfittando dei pareggi di Inter e Milan contro Chievo e Livorno. A Brescia vanno in gol Nedved di testa e Trezeguet, che ha tutta l'intenzione di raggiungere i 100 gol in bianconero entro il termine della stagione: il francese comincia il conto alla rovescia. Nella ripresa debutta Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese mezzo bosniaco debutta in modo arrogante: fasciazza a tenere a bada i capellazzi, gran numero tra due difensori bresciani e tiro sotto la pancia di Castellazzi, per fare rima. Zlatan denota già il brutto vizio di centrare i portieri, ma stavolta la palla rotola in rete e va bene così. [Juve 3, Inter e Milan 1]

Atalanta 2-0, la Juve cinica assomiglia già al suo mentore sulla panchina e con due gollonzi di Trezeguet regola i giovani di Mandorlini. Il Milan passa a Bologna, l'Inter è fermata in casa dal Palermo [Juve 6, Milan 4, Inter 2]

SAMPDORIA 3-0, anche a Genova non c'è trippa per gatti. Forte di una difesa ancora imbattuta, la capolista passa con un rigore di Del Piero nel primo tempo e controlla la gara. Nella ripresa, entra Zlatan e mette la sua firma prima del sigillo di Trezeguet con un gran gol al volo. Il Milan cede incredibilmente in casa contro il Messina, l'Inter vince rocambolescamente a Bergamo [Juve 9, Inter 5, Milan 4]

Palermo 1-1, primi due punti persi: un bel Palermo sorprende la Juve con una capocciata di Zaccardo. Rimedia Ibrahimovic, che usufruisce dell'ingresso in campo di Trezeguet per aggiungere peso all'attacco bianconero e raggiungere almeno il pareggio: gol loffio in mischia e urla selvagge di Zlatan. L'Inter è bloccata sul pareggio casalingo dal Parma, il Milan si risolleva espugnando l'Olimpico laziale con un grande Shevchenko [Juve 10, Milan 7, Inter 6]

UDINESE 1-0, nella difficile trasferta di Udine la spalla inguaia nuovamente Trezeguet. Comincia il tormentone: il centravanti francese deve operarsi oppure o no ? Intanto, Capello punta sul Panterone Zalayeta per sostituirlo. Il numero 25, silenzioso come sempre, ci mette il crapone e segna un gol da 3 punti. Il Milan regola in casa la Reggina non senza polemiche e l'Inter fa la stupida a Roma: in vantaggio 3-1, si fa raggiungere 3-3 [Juve 13, Milan 10, Inter 7]

Messina 2-1, la Juve ha la meglio nell'inedito scontro al vertice contro i sorprendenti siciliani: ancora decisivo Zalayeta, che sblocca il risultato. Poi segna Nedved. Inutile il gol di Zampagna, il cugino povero di Vieri, nel finale. Il Milan passa a Cagliari grazie a Pirlo, l'Inter supera agevolmente l'Udinese a San Siro con un gol totale di Adriano [Juve 16, Milan 13, Inter 10]

SIENA 3-0, nella città del Palio si rivede Del Piero, che con una doppietta da centravanti di rapina chiude la pratica a inizio ripresa. Il terzo gol è di Camoranesi, che si sta ritagliando uno spazio importante nell'undici di Capello. Milan e Inter impattano il derby 0-0, la Juve vola via [Juve 19, Milan 14, Inter 11]

Roma 2-0, la corazzata di Capello supera anche l'ostacolo Roma, grazie ad una staffilata di Del Piero (che esulta con linguaccia) e ad un assolo di Zalayeta, coronato grazie anche alla pochezza tecnica del difensore giallorosso Ferrari. Il Milan riprende la marcia travolgendo l'Atalanta, l'Inter si fa recuperare 2 gol a Lecce [Juve 22, Milan 17, Inter 12]

Chievo 3-0, anche senza il fondamentale Emerson, la Juve vola: Zalayeta è ancora letale nel primo tempo, poi Nedved raddoppia con una bomba delle sue e nel finale arrotonda Ibrahimovic, al termine di una gara mediocre, con uno splendido gol al volo. Lo svedesone esulta in modo troppo tamarro pettinandosi... Il Milan vince a Genova con la Samp con un gol dubbio (inventata per i rossoneri la definizione di "fuorigioco dinamico"), l'Inter fa ridere facendosi rimontare in casa dalla Lazio (in gol maciste Adriano e... Talamonti) [Juve 25, Milan 20, Inter 13]

REGGINA 1-2, ecco il primo, immeritato stop per la squadra di Don Fabio. Due gollonzi lanciano gli amaranto; prima un rinvio di Cannavaro sbatte su Colucci ed entra in rete, poi, dopo il pari di Ibrahimovic, una punizione dell'ex Zamboni si infila anche grazie ad una deviazione che beffa Buffon. Nel recupero, annullato un gol a Kapo. Il Milan e l'Inter sono frenate dalla Roma di Montella e dalla Fiorentina [Juve 25, Milan 21, Inter 14]

Fiorentina 1-0, con i viola decide un gol del giovane Olivera, subentrato al claudicante Emerson e impiegato da centrocampista centrale. Il "Pollo" irrompe su calcio d'angolo e mette in rete, poi cammina involontariamente sulla testa di Lupatelli. Nel finale la Juve soffre: Thuram non viene espulso per fallo su Fantini, l'arbitro dà il vantaggio e Portillo tira fuori. Milan fermato a Brescia e Inter ancora alle prese con un ridicolo pareggio interno: stavolta è il piccolo Bellucci (Bologna) a segnare il 2-2 di testa [Juve 28, Milan 22, Inter 15]

LECCE 1-0, sotto la pioggia battente, in un terreno infame, Del Piero si prende la sua rivincita su Zeman e le sue maldicenze. Il capitano controlla un assist di Ibrahimovic e segna un gran gol. Poi si gioca a pallanuoto. Il Milan batte il Siena con fatica, l'Inter rimonta due gol a Cagliari ma il segno in schedina non cambia: X [Juve 31, Milan 25, Inter 16]

INTER 2-2, a San Siro la Juve gioca 65 minuti splendidi dove fa capire agli X-Men di Mancini di essere più forte. Anche la fortuna è dalla sua parte: Zalayeta incoccia un tiro di Nedved e spiazza Toldo, poi è lo stesso Panterone a procurarsi un rigore che Ibrahimovic a fatica trasforma ed esulta poi fissando la curva nerazzurra con supponenza. Zlatan dà spettacolo ma nel finale Capello non reagisce alle mosse disperate di Mancini e subisce gli attaccanti nerazzurri: prima Vieri accorcia le distanze con un gran diagonale, poi pareggia Adriano che brucia Thuram e Buffon su un cross dalla destra. La fiducia dei bianconeri si sgretola, mentre il Milan espugna il campo del Chievo [Juve 32, Milan 28, Inter 17]

Lazio 2-1, i Capello Boys iniziano intontiti la gara contro i biancazzurri, consentendo a Goran Pandev di dribblare tutta la difesa bianconera e segnare un gran gol. Pareggia Olivera di testa e poi la gara sembra indirizzata verso il pari quando il rapace Ibrahimovic gira in rete una palla messa in mezzo da Kapo ed esulta urlando: "Juveeee!!! Juveeee!!!". Il Milan vince a Parma nei minuti finali grazie a Kakà e Pirlo, l'Inter si diverte col Messina [Juve 35, Milan 31, Inter 20]

BOLOGNA 1-0, al Dall'Ara la gara è bloccata sullo 0-0 quando l'arbitro Pieri assegna una punizione alla Juve per veniale trattenuta su Ibrahimovic che fa esplodere lo stadio e i giocatori rossoblù. Pagliuca è ancora intento a protestare, o quasi, quando Nedved tira la bomba e regala 3 punti preziosissimi a Capello. Il Milan gioca a tennis (6-0) con la Fiorentina e si prepara a scendere al Delle Alpi in gran forma, la solita Inter pareggia a Siena [Juve 38, Milan 34, Inter 21]

Milan 0-0, è una Juve atleticamente alla frutta quella che riceve al Delle Alpi i Campioni d'Italia. "Come può uno scoglio arginare il mare" recitano i tifosi bianconeri, ma in campo è un'altra storia: il Milan esercita supremazia territoriale per quasi tutta la gara, reclama un rigore con Crespo (trattenuto da Zebina) e sfiora il colpo nel finale: il tiro di Pirlo sibila vicinissimo al palo a Buffon battuto. Per la Juve è un punto preziosissimo prima delle vacanze di Natale. L'Inter batte il Brescia grazie a Mihajlovic [Juve 39, Milan 35, Inter 24]

PARMA 1-1, la Juve inaugura il 2005 vestendo la maglia rosa stile codice a barre. Una capocciata prepotente di Zlatan Ibrahimovic ad un metro dalla porta di Frey porta in vantaggio i bianconeri, che gestiscono al solito il minimo vantaggio e vengono fregati da una cappella di Montero (prima apparizione per lui in campionato), sfruttata al meglio da Marchionni. Il Milan suona il Lecce e si avvicina, l'Inter vince a Livorno [Juve 40, Milan 38, Inter 27]

Livorno 4-2, la squadra di Capello è campione d'inverno con una giornata d'anticipo, ma con gli amaranto ha dovuto sudare: subito in polleggio con i gol di Del Piero e Camoranesi, si adagia e regala la rete a Vidigal. Nella ripresa, il Livorno pimpante cerca il pareggio ma Ibrahimovic sembra chiudere la contesa, riaperta subito dopo da un'altra disattenzione difensiva bianconera che consente il gol del 3-2 a Melara. Di Camoranesi il rigore della tranquillità. Il Milan va in bianco a Palermo, l'Inter regala un DVD da sogno ai suoi tifosi con la rimonta in extremis sulla Sampdoria: da 0-2 a 3-2 in 5 minuti. E il popolo nerazzurro esulta [Juve 43, Milan 39, Inter 30]

CAGLIARI 1-1, contro i sardi, fortissimi in casa, la Juve gioca per un'ora con sapiente maestria, va in vantaggio con un gol di testa di Emerson (dubbio fuorigioco di Nedved al momento del cross) e controlla la gara. Buffon rintuzza i tentativi di Langella poi Appiah al 90' si incarta e regala palla ai sardi, cross per Zola che di testa salta più di Zebina (!) e pareggia. Altri due punti buttati al vento. Il Milan piega l'Udinese anche grazie ad un'assurda autorete di Jankulovski, l'Inter pareggia a Reggio Calabria [Juve 44, Milan 42, Inter 31]

Brescia 2-0, è il momento più difficile per Del Piero: il capitano bianconero, spesso sostituito da Capello, è costretto ad assistere dalla panchina al varo della coppia dei sogni Ibrahimovic-Trezeguet: lo svedese ispira, il francese, al rientro dopo l'operazione alla spalla, segna. Il Milan cade a Livorno, l'Inter non va oltre il pari con il Chievo [Juve 47, Milan 42, Inter 32]

ATALANTA 2-1, esorcizzato il demonio Lazzari, capace di segnare 5 gol in due partite che hanno eliminato i bianconeri dalla Coppa Italia, la Juve si impone con autorità e cinismo a Bergamo: bel pallonetto di Olivera e rigore di Del Piero, che entra nella ripresa e partecipa alla festa. Clima festoso anche per Buffon, che lascia rotolare in porta un innocuo retropassaggio di Thuram, e ci ride su. Tutta la Juve ride: Locatelli e il suo Bologna hanno espugnato la San Siro rossonera e ora il vantaggio è di 8 punti. Capello se la tira: "ora non ci resta che affrontare al meglio la discesa". L'Inter vince in scioltezza a Palermo [Juve 50, Milan 42, Inter 35]

Sampdoria 0-1, la bici bianconera, appena iniziata la fuga, fora subito. La Samp, ben messa in campo da Novellino e un grande Antonioli si chiudono a riccio dopo il gol di Diana e respingono ogni assalto bianconero: nemmeno lo show di Ibrahimovic nella ripresa procura il gol del pareggio. Il Milan, debordante a Messina, si avvicina. L'Inter supera di misura l'Atalanta [Juve 50, Milan 45, Inter 38]

PALERMO 0-1, una delle più squallide esibizioni della Juve di Capello: nella bolgia del Barbera, la difesa bianconera cappella, Brienza segna un bel gol e Guidolin esulta manco avesse vinto la Champions League. Juve troppo brutta per sperare di raggiungere il pareggio. Il Milan batte al 94' la Lazio con un gol-carambola di Crespo e sale a -2, l'Inter pareggia a Parma [Juve 50, Milan 48, Inter 39]

Udinese 2-1, scialacquato in parte il cospicuo vantaggio accumulato, Capello sorprende critica e avversari varando il tridente Del Piero-Trezeguet-Ibrahimovic e lo svedese lo ripaga dopo nemmeno un minuto con il gol del vantaggio. Il raddoppio è ad opera di uno splendido Camoranesi. Inutile il gol di Di Michele nel recupero. Il Milan vince a Reggio Calabria una partita bruttissima grazie ad un pazzesco autogol di Zamboni, l'Inter batte la Roma con un doppio Mihajlovic su punizione [Juve 53, Milan 51, Inter 42]

MESSINA 0-0, già fermo Trezeguet per un misterioso virus e con la testa presumibilmente a Madrid, la Juve non va oltre il pareggio sullo Stretto e recrimina solo per un'occasionissima di Ibrahimovic, capace di centrare in pieno il (pur grosso) portiere messinese Storari a due metri dalla porta. Il Milan batte all'ultimo minuto il Cagliari con gol di Serginho (e precedente fallo di Cafù non sanzionato) e opera l'aggancio, l'Inter è bloccata sul pareggio a Udine con gol all'ultimo minuto del carneade Goitom [Juve e Milan 54, Inter 43]

Siena 3-0, è Del Piero con uno splendido colpo di tacco su assist di Zalayeta a sbloccare il risultato. Da allora, gara in discesa chiusa con le reti di Emerson di testa e ancora del capitano su rigore. Il Milan fa suo il derby con un gol di Kakà che devia inconsapevolmente nella porta dell'Inter un tiro senza pretese di Gattuso. Inizia a cantare il tam tam mediatico dei rossoneri belli, bravi e fortunati [Juve e Milan 57, Inter 43]

ROMA 2-1, è la prova del fuoco per la Juve, che lotta da sola contro la fortuna del Milan, ancora vittorioso all'ultimo minuto contro l'Atalanta (gol decisivo di Pirlo), e l'intero stadio Olimpico di Roma, ricolmo di odio per gli ex Capello, Emerson e Zebina. I bianconeri mantegono i nervi saldi, vanno in vantaggio con un gol di testa di Cannavaro (in fuorigioco), incassano il pareggio di Cassano e si riportano davanti con un rigore (inesistente) procurato da Zalayeta e trasformato con calma olimpica da Del Piero, che è anche emblema di somma sportività non reagendo allo schiaffo che gli molla l'esagitato Cufrè. Mentre si scatena il linciaggio dell'arbitro Racalbuto, la Juve prende consapevolezza della propria forza portando a casa una vittoria importante e, tre giorni dopo, facendo fuori il Real Madrid dalla Champions League con i gol del redivivo Trezeguet e di Zalayeta. [Juve e Milan 60, Inter 46]

CHIEVO 1-0, provati dai 120 minuti contro i madridisti, i bianconeri accusano la stanchezza e si fanno irretire dal Chievo, capace anche di andare a rete con Pellissier (palla sulla traversa e poi oltre la linea) senza che arbitro e guardalinee se ne accorgano. Mentre infuria il coro "Ladri! Ladri!" all'indirizzo di Moggi, il neo-entrato Ruben Olivera segna in mischia il bel gol della vittoria e subito dopo si fa stupidamente espellere. E' entrato, ha segnato, se n'è andato: un mito! Il Milan nel pomeriggio aveva piegato la Sampdoria con un gol di Kakà. L'Inter continuava il suo buffo campionato pareggiando con la Lazio all'Olimpico [Juve e Milan 63, Inter 47]

Reggina 1-0, contro gli amaranto la Juve gioca uno scialbo primo tempo ma conquista i tre punti con una tambureggiante ripresa: colpisce due traverse e poi segna con un diagonale di Del Piero, imbeccato di tacco da Ibrahimovic. Il Milan, implacabile, vince a Roma con doppietta di Crespo, l'Inter piega la Fiorentina [Juve e Milan 66, Inter 50]

FIORENTINA 3-3, la Juve scende a Firenze per cercare di approfittare del passo falso del Milan, frenato sul pari a domicilio dal Brescia. Contro i viola la Juve denota subito incertezze difensive e capitola su gran gol di Pazzini. Il pareggio è di Del Piero, favorito da una papera del portiere Cejas. Poi ci sono un gol fantasma di Cannavaro di cui nessuno farà menzione al contrario di quello di Pellissier in Chievo-Juve e il vantaggio della Fiorentina con Chiellini, di testa. Nella ripresa, è ancora l'ineffabile Cejas a regalare a Ibrahimovic il pareggio con un'uscita sciagurata, prima dell'ennesimo gol di testa, stavolta di Dainelli, che sembra chiudere la gara. Buffon ha la faccia da bambino schiaffeggiato, la Juve sembra a pezzi, lo stadio è una bolgia, ma Zalayeta e Ibrahimovic confezionano un gol da mille e una notte: giochi di gambe di Zlatan, palla al panterone che la restituisce di tacco al presuntuoso svedese, il quale uccella Cejas con un delizioso colpo sotto e si rivolge alla curva fiorentina: "e ora fischiate ancora...". L'Inter, assicuratasi che non vincerà lo Scudetto nemmeno quest'anno, comincia a vincere: espugnata Bologna [Juve e Milan 67, Inter 53]

Lecce 5-2, eliminata dalla Champions League dallo 0-0 casalingo contro il Liverpool e dall'eccessiva pazienza di Capello ("tanto il gol prima o poi lo facciamo"), la Juve si ributta sul campionato e travolge il Lecce di Zeman, che fa il fuorigioco a metà campo: così il redivivo Appiah, uscito dal castigo in cui Don Fabio lo aveva messo, si invola verso la porta di Sicignano e pareggia il gol iniziale di Vucinic. Poi è Zlatan-show! Lo svedese segna una fantastica tripletta, prima del gol di Dalla Bona su rigore, valido solo ai fini del tabellino. La Juve festeggia la caduta del Milan a Siena e si illude che sia la fuga decisiva, l'Inter batte il Cagliari [Juve 70, Milan 67, Inter 56]

Inter 0-1, la Juve perde in casa contro i nerazzurri, che segnano di testa con Cruz e poi controllano la gara, tentando di rintuzzare le sfuriate bianconere. Pali e traversa fermano la squadra di Capello, con Ibrahimovic in grande spolvero e in grande evidenza, nel bene e nel male. La sua "cravatta" a Cordoba e il beccarsi continuo con il bucaniere Mihajlovic gli valgono ben 3 giornate di squalifica (1 per cumulo di ammonizioni e 2 per prova-tv), che gli impediranno di giocare il big-match Milan-Juve e indurranno la società a difendersi dalle polemiche inaugurando il silenzio stampa. Il Milan supera il Chievo e raggiunge i bianconeri in testa [Juve e Milan 70, Inter 59]

LAZIO 1-0, all'Olimpico viene fuori tutto lo spirito guerriero della squadra di Capello. Priva di Ibrahimovic e Trezeguet e a inizio gara anche di Del Piero infortunato, la gara sembra avviarsi ad uno scontato 0-0 (l'attacco juventino è formato da Zalayeta e Olivera!!!) quando a pochi minuti dal termine Nedved si inventa un gol da Pallone d'Oro, di rara caparbietà e bellezza, difeso poi da Buffon, che vola a deviare una punizione di Oddo. La Juve resta così incollata al Milan, vittorioso col Parma. L'Inter perde a Messina [Juve e Milan 73, Inter 59]

Bologna 2-1, con i rossoblù Cannavaro, a segno di testa, risponde alle nuove polemiche generate dalla trasmissione in prima serata di un video che lo ritrae iniettarsi, 6 anni fa alla vigilia della finale di Coppa UEFA Parma-Marsiglia, un medicinale lecito. Il raddoppio di Zalayeta e il gol su punizione di Giunti tengono viva la partita fino alla fine, con la Juve incapace di chiudere il match (Del Piero e il rientrante Trezeguet sbagliano occasioni facili). Ma il fischio finale arriva. Si va a San Siro a giocarsela a pari punti (il Milan ha vinto piuttosto fortunosamente a Firenze). L'Inter ha battuto il Siena [Juve e Milan 76, Inter 62]

MILAN 1-0, è la partita della verità: la Juve, senza Ibrahimovic, rilancia dal primo minuto Trezeguet assieme a Del Piero. E sono proprio le due punte a confezionare il gol della vittoria: il capitano va in contrasto sulla sinistra con Gattuso che gli ribatte il cross. Con un'intuizione degna dei cartoni di "Holly e Benji", il numero 10 scodella la palla a centro area con una spettacolare rovesciata. Stranamente incerti, Stam e Dida non fiutano il pericolo e Trezeguet, come spesso accade al posto giusto nel momento giusto, colpisce di testa e fa rotolare la palla in rete. La partita si infiamma: Cafù reclama un (giusto) rigore, entra Inzaghi e dà un pugno in testa a Thuram (nessuna prova tv), lo stesso Inzaghi, lanciato da Shevchenko, si invola verso Buffon che gli esce davanti a valanga e rintuzza il tiro, poi è Zambrotta a frapporsi tra la Pippa isterica e la porta della Juventus. I 5 minuti di recupero scorrono via, Buffon fa buona guardia su qualsiasi pallone entri nella sua area ed esulta. Il Milan questa volta non è riuscito a segnare nei suoi proverbiali minuti finali. La Juve ha fatto lo scatto decisivo!!! [Juve 79, Milan 76, Inter 65]

Parma 2-0, ormai allettata dallo Scudetto ad un passo (Milan staccato di tre punti e concentrato sulla Champions League, che perderà in modo rocambolesco a Istanbul contro il Liverpool), la Juve, forte del rientro in campo di Ibrahimovic, spinge a tavoletta nei primi minuti e schiaccia il Parma nella propria area. Del Piero e lo svedese firmano di testa i gol del successo, mentre da Lecce, Zeman per una volta fa un favore ai bianconeri fermando il Milan sul 2-2: +5 per la Juve e ipoteca sul titolo [Juve 82, Milan 77, Inter 68]

LIVORNO 2-2, quando la Juve scende in campo all'Armando Picchi, è già Campione d'Italia. Pareggiando in casa 3-3 con il Palermo nell'anticipo del venerdì sera, il Milan si è scucito il tricolore matematicamente e lo ha consegnato a Madama, che contro gli amaranto si esibisce in una passerella: segnano Nedved, Protti (che celebra l'addio al calcio), il capocannoniere Lucarelli e Trezeguet. Ed è festa per tutti! [Juve 83, Milan 78, Inter 71]

Cagliari 4-2, la festa Scudetto si celebra al "Delle Alpi": nell'ultima giornata, di fronte al proprio pubblico, la Juve vince 4-2 in scioltezza (Del Piero, Appiah e doppiette di Trezeguet e Zola) e alza al cielo la coppa da quest'anno assegnata ai Campioni d'Italia attraverso una cerimonia molto somigliante a quelle per la consegna di Coppa Campioni e Coppa UEFA. Galliani (ironia della sorte) consegna il trofeo a capitan Del Piero, mentre anche Capello salta con la maglia bianconera addosso. GRAZIE CAMPIONI!!! [Juve 86, Milan 79, Inter 72]

=== STAGIONE 2005/06 ===

Partita per partita, la cronistoria della stagione bianconera vista dall'admin di Juvecentus :B):

SUPERCOPPA ITALIANA, Inter 0-1 dts :dho:
sotto un simpatico acquazzone, la Juve corazzata di Capello debutta con lo Scudetto sul petto affrontando l'Inter vincitrice della Coppa Italia. In palio la Supercoppa Italiana, vinta 4 volte dai bianconeri e 1 dai nerazzurri (il record è di 5 vittorie e appartiene al Milan). La Juve è priva di Buffon (spalla lussata al "Trofeo Berlusconi", 3 mesi di stop) e Thuram (che ha pagato caro il ritorno in nazionale infortunandosi in una stupida amichevole contro la Costa d'Avorio): al loro posto "Zucchina" Chimenti, con il nuovo acquisto Abbiati (omaggio del Milan) in panchina, e il robottone croato Kovac. I bianconeri giocano meglio e creano occasioni: gol valido annullato a Trezeguet per fuorigioco inesistente, palo "loffio" di testa di Vieira, erroraccio di Del Piero (entrato nella ripresa) che spara alto a un metro dalla porta e si dispera, salvataggio quasi sulla linea di Adriano su Zalayeta, qualche respinta incerta di Toldo. L'Inter si fa viva solo con un tiro di Adriano parato da Chimenti e con una bella azione di Martins fermato all'ultimo istante da Zambrotta, per l'occasione capitano. Ibrahimovic è croce e delizia: spara bordate lontane dalla porta ma si prende il lusso di dribblare tre volte di fila Samuel. Il risultato non si sblocca e si va ai supplementari: al 6' del primo tempo extra, Adriano tiene palla contenuto da Cannavaro, vede l'arrivo di Veròn e scarica indietro al compagno che liberissimo spara di giustezza in porta il gol della vittoria interista. Vittoria decisamente immeritata per quello che si era visto in campo. Sfuma così il primo trofeo della stagione per la Juve: l'Inter alza al cielo la sua seconda Supercoppa Italiana.

Chievo Verona 1-0 :)
i Campioni d'Italia fanno il loro esordio in Campionato in un Delle Alpi al solito poco gremito contro il Chievo, sempre sconfitto in precedenza. Anche stavolta i bianconeri portano a casa i 3 punti, grazie al bel gol di testa di un Trezeguet in grande spolvero, capace di costringere il portiere clivense Fontana a due splendide parate prima di capitolare. Accanto al bomber francese, Ibrahimovic si pavoneggia ed è poco concreto mentre a centrocampo l'innesto di Vieira sembra aver confinato Emerson ad un ruolo da gregario di lusso. In porta debutta Abbiati, ancora arrugginito dalla lunga panchina al Milan all'ombra di Dida: da rivedere. Del Piero rimane in panca per tutta la gara: Capello anche quest'anno ha chiarito come Pinturicchio sia considerato alla pari di tutti gli altri, ed è giusto così, nonostante per la curva il capitano sia sempre "la cosa più bella che c'è". Mancano pochi giorni alla chiusura del calcio mercato: si aspetta il botto-Cassano...

EMPOLI 4-0 :D
alla fine Cassano non è arrivato: Mutu è rimasto alla corte di Madama e Capello avrà ancora tra le mani la patata bollente Del Piero. Intanto, a Empoli, il capitano (vittima di una contrattura) non c'è, e l'uomo dalla mascella volitiva può lanciare ancora la coppia prediletta Trezeguet-Ibrahimovic. Dopo 10 minuti proprio lo svedese rifinisce per il centravanti che da fuori area infila Berti con un tiro potente e preciso. In due minuti, dal 14' al 16', la Juve mette k.o. la matricola toscana: colpo di testa di Vieira (padrone assoluto e dispotico del centrocampo) e gol di Camoranesi, propiziato da una deviazione di Coda. Nella ripresa c'è spazio per Balzaretti, Mutu e Zalayeta, ma è ancora Trezeguet, con uno splendido pallonetto, a segnare: 4-0 finale e rete numero 99 per Trezegol in maglia bianconera. Applausi!

Champions, BRUGES 2-1 :applauso:
la Signora in giallo, con la maglia ispirata alla vittoria in Coppa delle Coppe del 1984, mette in mostra tutto il suo fascino in terra belga: Blasi stupisce nell'inedito ruolo di terzino destro, Vieira costruisce, Ibrahimovic danza sul pallone con il suo 47 di piede, Trezeguet e Nedved bombardano. Lo spettacolare primo tempo juventino si infrange contro il carneade Stijnen, secondo portiere del Bruges che vive la sua giornata di gloria e vanifica da campione almeno cinque limpide palle gol costruite dagli uomini di Capello. Si va al riposo sullo 0-0 ma nella ripresa la Juve fa sua l'intera posta: Nedved con una staffilata su punizione sblocca il risultato e Trezeguet, imbeccato da Camoranesi, raddoppia in delizioso pallonetto firmando il sospirato 100° gol in bianconero. Ci sarebbe spazio per dilagare ma Zlatan gigioneggia troppo e così a 5 minuti dal termine, in mischia su calcio d'angolo, sbuca la testa di Yulu Matondo che beffa l'impacciato Abbiati e rimette in partita il Bruges, il cui forcing finale comunque è inutile. La corazzata Juve parte con il piede giusto, vincendo con un gol di scarto una partita che avrebbe meritato di stravincere. Ma l'importante erano i 3 punti, e sono arrivati.

Ascoli 2-1 ^_^
reduce dalle fatiche di Bruges, la Juve tira il freno in Campionato ma procede ugualmente per inerzia, supera un Ascoli molto ben organizzato e si ritrova sola in testa alla classifica, con 3 punti sull'Inter e ben 5 sul Milan sconfitto dalla Samp. Protagonista assoluto della gara è il capitano Alex Del Piero che prima trasforma un giusto rigore (fallo di mano di Cristiano su cross di Nedved) spiazzando il portiere poi, dopo il momentaneo pareggio di Cariello (bel tiro deviato da Cannavaro), ritorna dopo parecchio tempo al gol su punizione: il piazzamento di Coppola non è dei più azzeccati, ma la parabola è di quelle giuste. Nella ripresa, i bianconeri vanno più volte vicini al gol pur senza troppo premere sull'acceleratore e non corrono rischi. Vittoria in cassaforte e primato in classifica.

UDINESE 1-0 :B):
al Friuli, Capello rivoluziona la squadra e schiera un inedito 4-3-2-1 con il valido Giannichedda davanti alla difesa, Nedved e Del Piero larghi sulle fasce a supportare un Ibrahimovic ancora a secco di gol. La partita è maschia, la Juve in maglia rossa controlla il primo tempo e al 37' coglie i frutti della propria superiorità: lancio di Blasi, Del Piero di testa la mette in mezzo per Vieira, che con un tocco morbido beffa la difesa friulana. Nel secondo tempo, l'Udinese si fa sotto con decisione: prima è l'ottimo Kovac a salvare di testa quasi sulla linea su Di Michele, poi è Abbiati ad opporsi addirittura di tacco ad un colpo di testa di Vidigal. Si soffre, ma i Capello boys, forti di un centrocampo nel quale Vieira distilla gocce della sua classe ed Emerson si riprende la scena con una prova di grande personalità, portano a termine la missione. E la fuga continua!

PARMA 2-1 :woot:
Capello continua a sfruttare il turnover (forse in eccesso?) e manda in campo una squadra quasi inedita, con la coppia Trezeguet-Zalayeta e Mutu esterno sinistro. Il Parma parte alla grande: Corradi fa da torre per Delvecchio che brucia sul tempo Pessotto e batte Abbiati dopo 14 minuti. La Juve fatica a reagire, non riesce ad alzare il ritmo ma in compenso trova un coniglio nel cilindro: Camoranesi a un minuto dal riposo supera Lupatelli con un eurogol di esterno punta da fuori area che si infila giusto nel sette. Ristabilità la parità, l'allenatore bianconero butta nella mischia Emerson, Ibrahimovic e Nedved per far sua l'intera posta, ma Zlatan, ancora in serata no, sbaglia giocate elementari fino a quando Vieira non gli affida il pallone, lo svedese elude due difensori e crossa in mezzo per l'accorrente gigante francese, che si era inserito come spesso fa magistralmente e schiaccia di testa in rete. Vittoria legittimata da un ottimo secondo tempo, nel quale il Parma non ha mai impensierito la difesa bianconera.

Champions, Rapid Vienna 3-0 :B):
Schierata in formazione tipo, la Juve sonnecchia e poi colpisce i mediocri austriaci con un'azione avviata da Ibrahimovic, rifinita alla grande da Zambrotta e conclusa con irruenza da Trezeguet. Nella ripresa entrano Del Piero e Mutu: se il capitano festeggia la 100° presenza nelle coppe internazionali con uno splendido tiro al volo respinto dal portiere che meritava miglior fortuna, il romeno con un'azione personale sulla sinistra firma il suo primo gol da juventino e tre minuti dopo finalmente si sblocca anche l'irascibile Zlatan, che insacca di controbalzo un pallone crossato da Nedved, che sbatte per terra e poi supera beffardo il portiere austriaco. Si tratta della prima rete dello svedese in Champions League con la maglia della Juve. Speriamo ce ne siano molte altre...

Inter 2-0 :intertriste:
Il primo big-match della stagione lancia la Juve dopo sei giornate a punteggio pieno, con 5 punti su Milan e Fiorentina. Sotto una pioggia torrenziale, al Delle Alpi la squadra di Capello vendica l'immeritata sconfitta in Supercoppa e supera l'Inter con un 2-0 che non ammette repliche. I bianconeri, subito concentrati e determinati, sbloccano il risultato dopo poco più di 20 minuti: forte punizione di Ibrahimovic che Julio Cesar respinge, irrompe lestissimo Trezeguet, anticipa Cordoba e piazza di testa la palla nell'angolino. Il raddoppio è firmato da Pavel Nedved, autore di uno splendido calcio di punizione. Si scaldano gli animi e Materazzi interviene orrendamente a forbice su Zlatan che, dolorante, è costretto a lasciare il campo sostituito da Del Piero. Nella ripresa, escono per infortunio anche Thuram e Trezeguet, rimpiazzati da Kovac e Zalayeta. Ora la Juve fa fatica davanti e l'Inter preme alla ricerca del gol, ma la diga Emerson-Vieira fa filtro, la difesa regge bene e Abbiati si disimpegna ottimamente (bello il volo a deviare una punizione di Recoba). Finisce così, con la Juve in festa e l'Inter ricacciata 6 punti indietro.

Messina 1-0 :wub:
Capello rilancia Del Piero titolare dopo la bella prestazione in azzurro contro la Moldova e il capitano non delude le attese: al 24' ruba palla a Zoro e si invola verso la porta del Messina, dribbla secco Cristante e incenerisce Storari con un gran tiro nell'angolino. E' un'azione da Del Piero dei tempi belli, e l'esultanza del numero 10 è quella di chi sa di aver messo a segno un gol capolavoro. La Juve, partita con Mutu a sinistra, Nedved a destra e l'imprescindibile Ibrahimovic davanti, in libidinosa ricerca del primo gol in campionato, crea gioco e occasioni, ma il portiere messinese Storari è un gatto e risponde da campione. Entrano Camoranesi e Trezeguet e in due confezionano un'altra azione da mille e una notte, ma lo splendido tiro al volo del franco-argentino sbatte contro il palo a Storari battuto. Gol sbagliato, gol subìto ? No, perchè all'ultimo minuto è bravissimo Abbiati a respingere un velenoso colpo di testa di Muslimovic sporcato da Thuram. Per la Juve è la settima vittoria consecutiva in Campionato.

Champions, BAYERN MONACO 1-2 :oh:
Dopo 9 vittorie consecutive tra Campionato e Champions, la Juve esce con le ossa rotte dalla Allianz Arena di Monaco. La pubalgia tiene ancora fuori Vieira, sostituito da Giannichedda, ma è tutta la Juve che parte in sordina, imprecisa, quasi addormentata. Il Bayern gioca meglio, crea occasioni, su punizione scalda due volte i guanti di Abbiati e poi passa. Tiro-cross di Deisler dalla destra e assurda papera del vice di Buffon: la palla gli rimbalza addosso ed entra in rete. Gli uomini di Capello abbozzano una reazione ma i tedeschi raddoppiano grazie ad un colpo di testa su calcio d'angolo di Demichelis. Nella ripresa entra Del Piero al posto di Camoranesi, ma il capitano è confinato nell'inedito ruolo di esterno destro di centrocampo e non incide. Davanti, Ibrahimovic non ne azzecca una e Trezeguet è a corto di munizioni. Solo all'ultimo minuto una Juve irriconoscibile accorcia le distanze grazie a Zlatan, ma è troppo tardi. E' una sconfitta pesante sul piano del gioco e del morale: la Champions League sarà una brutta gatta da pelare anche quest'anno...

LECCE 3-0 :D
La Juve si impone con autorità a Lecce, riscatta la sconfitta in Champions League e, soprattutto, eguaglia il record di 8 vittorie iniziali consecutive in Campionato appartenente alla Juve di Carcano (1930/31) e a quella di Trapattoni (1985/86). Capello sposta Zambrotta a destra e lancia Chiellini, con modesti risultati, a sinistra. Mutu rileva Camoranesi nel ruolo di esterno destro e Del Piero affianca Ibrahimovic in attacco. Proprio Zlatan, al 9', costringe Stovini a indietreggiare a suon di finte e poi buca lui e Sicignano con un tiro improvviso (primo gol in Campionato per lo svedese). La Juve controlla la gara, l'incerto Abbiati immola un ginocchio in uscita su Konan (entra il bravo Chimenti) poi nel finale è Mutu a raddoppiare al volo da 20 metri, complice una deviazione di Pecorari. All'ultimo minuto arriva anche il terzo gol: è Camoranesi ad armare il tonante sinistro del Panterone Zalayeta. Juve da leccarsi i baffi, ma Milan (a -5) e Inter (a -6) non mollano.

Sampdoria 2-0 :insane:
Senza sei potenziali titolari, la squadra di Capello supera la Sampdoria con un gol per tempo e stabilisce lo storico record di 9 vittorie iniziali consecutive in Campionato: mai nessuno nella storia del calcio italiano ci era riuscito. Con Chimenti in porta e l'impeccabile Kovac al posto di Thuram, Capello continua a sperimentare Mutu, seconda punta d'origine, nel ruolo di esterno destro con risultati lusinghieri: il romeno corre, si propone, rientra, segna. Dopo una mezz'ora sonnacchiosa, è Trezeguet a sbloccare il risultato con un gran riflesso in mischia su calcio d'angolo. La Samp sfiora il pareggio a fine primo tempo, ma nella ripresa è Mutu a concludere da campione una bella azione corale partita da Emerson, proseguita da Del Piero e rifinita da Trezeguet. Ora la squadra dei record di Capello è attesa dal big match di San Siro: il Milan è sempre a -5 e minaccia battaglia. L'Inter, invece, scivola a -9.

MILAN 1-3 :stupid:
Un ottimo Milan ferma la cavalcata della Juve e si avvicina alla capolista: dopo il meritato successo nello scontro diretto i rossoneri salgono a -2 dalla squadra di Capello. Se è vero che il Milan di Ancelotti gioca una grande gara annullando Ibrahimovic, tagliando i rifornimenti a Trezeguet e soffocando con il pressing il centrocampo juventino, è anche vero che prima o poi la Juve era destinata a pagare la prolungata assenza di Buffon. Fuori causa Abbiati, ancora convalescente, il sostituto Chimenti si fa trovare goffo e inadeguato in più di un'occasione. Al 14' il Milan passa: tiro senza troppe pretese di Seedorf, deviazione di Thuram e fortunosa parabola che scavalca il portiere. Il raddoppio è ad opera di Kakà, lesto a risolvere in rete una mischia su calcio d'angolo. La Juve non fa in tempo a riorganizzarsi che a fine primo tempo incassa anche il terzo gol: punizione da lontano di Pirlo, Chimenti si tuffa ma riesce solo a toccare il pallone che lo scavalca ed entra assurdamente in rete. E nella ripresa, stessa pantomima: altra punizione di Pirlo, medesima papera del pelatissimo portiere e palla fuori di un soffio. La squadra di Capello non sbraca ma riesce quasi mai ad impensierire Dida e accorcia le distanze quando è troppo tardi: a un quarto d'ora dalla fine è Trezeguet a deviare stupendamente in rete un suggerimento di Vieira. Il gol è bellissimo e permette al centravanti di agganciare Platini a quota 104 reti in maglia bianconera. Ma è decisamente una magra consolazione.

Champions, Bayern Monaco 2-1 :wub:
E' la partita di David Trezeguet. Il centravanti francese prima rischia l'autogol di testa (bel riflesso di Abbiati in angolo), poi impegna Kahn e gira fuori un buon cross di Zambrotta e al 17' del secondo tempo porta i bianconeri in vantaggio facendosi trovare pronto su una percussione di Nedved (che aveva sostituito un grigio Del Piero), steso in area. Sarebbe rigore ma la palla arriva a David che la spara in rete. Passano 4 minuti e il Bayern pareggia: punizione loffia di Deisler, ancora lui e incertezza di Abbiati, ancora lui: il pallone entra indisturbato in porta scavalcando la mischia in area bianconera e lo stranito portiere. I tedeschi sono un osso duro e la Juve pare in calo fisico ma al 40' è ancora Trezeguet l'asso vincente: bel suggerimento di Vieira, stop, tiro immediato in diagonale e gol della vittoria per l'uomo capace di superare in un colpo solo Platini e Charles nella classifica dei cannonieri juventini di ogni epoca. Onori della critica a Trezeguet e Juve di nuovo prima nel girone, a pari punti con il Bayern.

Livorno 3-0 :D
La Juve riesce ad avere la meglio su un Livorno molto ben messo in campo solo nella ripresa, anche se già nel primo tempo aveva avuto diverse occasioni per segnare: in particolare, un gioco di prestigio di Ibrahimovic (pallonetto su tre avversari per liberarsi davanti al portiere) avrebbe potuto diventare un gol da cineteca se il bravo Amelia non avesse fermato il tiro dello svedese. Zlatan si è comunque rifatto, insaccando il vantaggio bianconero con un delizioso pallonetto al volo su lancio di Thuram. Un minuto dopo, cross di Zambrotta, stacco imperioso di Trezeguet ed è il raddoppio. Visibilità anche per il momentaccio di Camoranesi che, dopo essere stato sostituito contro il Bayern pochi minuti dopo il suo ingresso in campo, entra nella ripresa, scarica il suo nervosismo su Lucarelli, reo (secondo Mauro) di avergli tirato la fluente codazza, viene ammonito e immediatamente sostituito da Capello. Moggi ha pronta una bella multa: "alla Juve certe cose non si possono fare". I bianconeri chiudono il pomeriggio in gloria, con un gran bell'assolo di Del Piero che su suggerimento di Zlatan salta Amelia e deposita in rete il gol numero 178 in maglia bianconera (raggiunto il vicepresidente Bettega al secondo posto tra i bomber juventini di ogni tempo). La Juve mantiene 2 punti di vantaggio sul Milan, ma i rossoneri, giunti all'ottava vittoria consecutiva, fanno paura.

ROMA 4-1 :ridere:
La Juve dell'odiato Capello si prende il lusso di andare all'Olimpico e restituire i famosi "4 gol e a casa" con tanto di manina elegantemente esibita da Totti a Tudor nel febbraio 2004. Nel primo tempo la Roma è attiva in attacco specialmente con Montella ma Abbiati è sempre attento e ben piazzato. Quando sembra che le squadre vadano al riposo a reti bianche, all'ultimo minuto di recupero Camoranesi crossa teso in area, Panucci si addormenta e Nedved (stanco per il felice doppio spareggio mondiale con la propria nazionale ma comunque indomito) lo sovrasta di testa: Doni è battuto e la Juve in vantaggio. Nella ripresa, all'11', magia di Zlatan: "Ibracadabra" stoppa di tacco a seguire un lancio del bravissimo Emerson, va via di forza a Kuffour, galoppa per 40 metri e trafigge di esterno destro il portiere in uscita: bellissimo!!! (il tamarro svedese esulta esclamando "mamma mia!"). La Roma è in bambola e sale in cattedra il cecchino dei cecchini: prima David Trezeguet devia di testa in rete un bel cross di Zambrotta, poi chiude in gol un'azione portata avanti da Nedved e rifinita da Thuram, sganciatosi in avanti. Tre gol in cinque minuti e tanti saluti ai polemici giallorossi, che trovano il punto della bandiera su rigore: contatto dubbio fra Thuram e Montella in area, Lilian espulso e Totti che realizza dal dischetto. Con la goduriosa vittoria dell'Olimpico le buone notizie non sono finite: la Fiorentina del cannoniere Toni batte 3-1 il Milan e lo raggiunge al secondo posto, a cinque punti dalla corazzata bianconera.

Champions, Bruges 1-0 :primo:
La Juve supera di misura il Bruges e si assicura la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League con un turno di anticipo. Gli uomini di Capello, schierati in formazione tipo con Del Piero al posto dello squalificato Ibrahimovic, impiegano 80 minuti di pressione costante ma sterile prima di segnare ad una squadra che dovrebbe cercare i 3 punti ma inspiegabilmente pensa soltanto a difendersi. E' Alex Del Piero a firmare la rete della vittoria al termine di una gara poco brillante: cross di Nedved e colpo di testa di Pinturicchio in mezzo a due marcantoni della difesa belga. Per il capitano è il gol numero 179 in maglia bianconera. Tralasciando alcune fonti, che considerano ufficiali 3 gol segnati da Boniperti nella Coppa Latina del '52, con questa segnatura Del Piero raggiunge proprio l'ex presidentissimo in testa alla classifica dei bomber juventini di ogni epoca. Un traguardo speciale per un giocatore che, arrivato a Torino a nemmeno 19 anni proprio su intuizione di Boniperti, ha col tempo rappresentato l'immagine della juventinità in tutto il mondo e ora, dopo 451 partite e 179 gol, cerca di guadagnarsi spazio con grande professionalità e impegno seppure non sia più sicuro di una maglia da titolare.

Treviso 3-1 :)
L'impertinente matricola veneta, al primo confronto ufficiale con la Signora, si porta in vantaggio al 25' con un bel gol di Parravicini, che finalizza un'incursione di Galeoto e infila Abbiati con un preciso diagonale. La Juve non si scompone, inizia a premere con decisione e al 37' pareggia: Ibrahimovic se ne va sulla destra e mette in mezzo un pallone invitante sul quale si avventa Mutu pressato da Galeoto, deviandolo in rete. Passano sei minuti, ed è bravissimo Trezeguet a trasformare in assist un tiro di Chiellini. Il bomber franco-argentino stoppa il pallone, dribbla il portiere in uscita e porta in vantaggio i bianconeri. Nella ripresa, la gara è saldamente in mano agli uomini di Capello, che sfiorano il gol più volte con Emerson (geniale colpo di tacco di Ibrahimovic a liberare il brasiliano che però non trova la porta) e un effervescente Mutu. Il 3-1 arriva ancora per merito dello svedese, che manda in gol Del Piero (gol numero 180 del capitano, che per evitare ogni discussione sul reale numero delle reti di Boniperti, 179 o 182, dichiara: "Brinderò a quota 183..."). E' solo una delle delizie del numero nove, che talvolta denota ancora qualche atteggiamento da "Dottor Ibrahimovic e Mister Zlatan", come quando, disturbato su una rimessa laterale, scaglia il pallone sulla testa di Cottafava. Capello chiosa: "Alla fine riusciremo a metterlo in riga...".

Coppa Italia, FIORENTINA 2-2 :P
In occasione dell'andata degli ottavi di finale ritorna in campo Gigi Buffon 109 giorni dopo l'infortunio alla spalla. Capello propone la coppia Zalayeta-Del Piero e lancia Blasi e Balzaretti sugli esterni. Dopo una traversa del Panterone, è la Fiorentina a passare con Bojinov che controlla e tira al fulmicotone. Nella ripresa, dopo una lunga interruzione a causa del lancio di fumogeni necessari per sedare scontri tra le tifoserie fuori dallo stadio, i viola raddoppiano con Pazzini, bravo a eludere il fuorigioco e a battere Buffon. Capello allora decide di lanciare tutti insieme i grossi calibri Emerson, Nedved e Zlatan, ma prima di essere sostituiti Zalayeta e Pessotto confezionano un bel gol: assist dell'uruguaiano e gran tiro del terzino. La Juve preme e trova il pareggio con un fortunoso cross di Mutu dalla sinistra: la traiettoria anomala inganna un esterrefatto Frey e finisce in rete. Adrian, esultando, ammette con un gesto inequivocabile: "ho avuto un gran culo...". Finisce in pareggio, ed è un ottimo risultato in vista della gara di ritorno. Fra 3 giorni, sempre al Franchi, si replica: ma questa volta sarà Campionato, con la sfida del gol tra Toni e Trezeguet.

FIORENTINA 2-1 :woot:
La Juve supera anche l'ambiziosa Fiorentina di Prandelli e vola via a ritmo di record: il Milan sconfitto dal Chievo scende a -8, i viola sono raggiunti dall'Inter a -10 ma al Franchi è stata una grande partita tra due grandi squadre. Le occasioni fioccano da subito: dopo 6' lo spauracchio Toni centra di testa la traversa, risponde la Juve con il gol del vantaggio: apertura di Emerson per Ibrahimovic, che galoppa sulla destra, chiama Frey all'uscita e poi tocca al centro per il solissimo Trezeguet: 11° gol del francese in questo torneo. I viola si buttano in avanti e centrano un clamoroso incrocio dei pali con un fantastico siluro di Ujfalusi da grande distanza. La Juve replica ancora con Zlatan, che vola sulla sinistra e mette al centro un altro pallone da spingere in porta ma stavolta il cecchino Trezeguet alza la mira da due metri. Gol sbagliato, gol subito: splendida azione Fiore-Pasqual, cross telecomandato dell'esterno e bellissima girata di testa di Pazzini, ancora lui, in anticipo su Cannavaro: 1-1. C'è tempo ancora per una bella parata di Abbiati su Brocchi e, in pieno recupero, per un miracolo di Frey su Ibrahimovic, servito da una magia di Camoranesi. Si va al riposo tra gli applausi. E' grande calcio anche nella ripresa: Abbiati si supera in uscita su Pazzini, il confronto fra Toni e Thuram è uno scontro tra titani, ma il colosso della Guadalupa nulla potrebbe quando un assist di Pazzini mette il capocannoniere a tu per tu con Abbiati, uscito malamente. Il piatto di Toni supera il portiere ma colpisce il palo tra l'incredulità generale. La Juve mantiene la calma e al 43' colpisce: Ibrahimovic rovescia a centro area un lancio dalle retrovie, Trezeguet salta più in alto di Pancaro e fa da torre per l'accorrente Camoranesi che, codazza al vento, fa due passi in area e trafigge Frey con un precisissimo destro. E' il delirio per il popolo bianconero, mentre il match-winner suona la bandierina del corner come una chitarra...

Champions, RAPID VIENNA 3-1 :B):
La Juve supera il Rapid a domicilio e chiude il girone eliminatorio di Champions League al primo posto, due punti davanti al Bayern Monaco, fermato sul pareggio in quel di Bruges. Dopo una fase iniziale di studio, Abbiati si guadagna la pagnotta deviando una punizione velenosa e respingendo un colpo di testa del vivace Ivanschitz, poi è Del Piero a sbloccare il risultato con una magistrale punizione da circa 30 metri: la palla si abbassa improvvisamente come nei cartoni di "Holly e Benji" e si infila in rete lasciando basito il portiere austriaco (che indossava i guanti portafortuna speditegli da Oliver Kahn). Passano 6 minuti e sale in cattedra Zlatan Ibrahimovic: prima scalda gli spettatori con un numero dei suoi (tunnel e palla portata avanti col tacco), poi realizza il 2-0 con una splendida azione personale: si scrolla di dosso un difensore e fa secco Payer con un fulminante sinistro, infine inventa il tiro-cross che permette a Del Piero, prontissimo alla deviazione sotto porta, di segnare il gol numero 182 e raggiungere Boniperti in vetta alla classifica dei bomber bianconeri (gol in Coppa Latina compresi). Nella ripresa, il Rapid dà una gioia ai propri tifosi con il gol della bandiera: Blasi cicca il rinvio su corner e Kincl, ben servito, è bravo a superare Abbiati. Negli ottavi la Juve affronterà una delle seconde classificate: da evitare Chelsea e Real Madrid.

Cagliari 4-0 :rolleyes:
Con un'impressionante prova di forza la Juve travolge il Cagliari e prosegue la sua imperiosa marcia in testa alla classifica: dopo 15 partite la corazzata di Capello vanta 10 punti di vantaggio sulle seconde Inter (vittoriosa nel derby) e Fiorentina. Contro i sardi, Mutu sostituisce lo squalificato Camoranesi e Giannichedda rileva l'infortunato Emerson. Proprio l'assenza del brasiliano sembra stimolare Vieira: il "Mandingo" francese, reduce da alcune prove incolori, riprende in mano con autorità le redini del centrocampo. La Juve passa dopo 10 minuti: Vieira smarca Trezeguet, Nedved riprende la respinta del portiere e insacca sotto la traversa. Otto minuti dopo la partita è già chiusa: tacco volante di Ibrahimovic, percussione di Mutu, la palla finisce a Trezegol che in scivolata anticipa Campagnolo e raddoppia. Tutto bellissimo. Nel secondo tempo la musica non cambia: i ragazzi di Capello mostrano una condizione fisica invidiabile e una voglia di correre, giocare e vincere straordinaria. Il 3-0 è ancora opera di Trezeguet, che gira in rete da par suo una bella combinazione Ibrahimovic-Nedved. C'è tempo anche per il quarto gol: errore cagliaritano in disimpegno, il bomber franco-argentino, sempre lui, si avventa sulla palla, dribbla il portiere e coglie il palo, ma lo sfortunato Vignati sullo slancio fa carambolare la palla in rete. Giù il cappello davanti a questa Juve in versione cannibale!

LAZIO 1-1 -_-
La Juve è umana! La squadra di Capello non riesce ad uccidere il Campionato come sperava, ma esce dalla battaglia dell'Olimpico con un pareggio tutto sommato positivo. La Lazio, forte della sua imbattibilità casalinga, parte forte, è veloce e imposta bene a centrocampo grazie a Liverani e Dabo, ma il vantaggio arriva grazie ad una colossale dormita del solitamente impeccabile Thuram, che indugia sulla linea di fondo, si fa soffiar palla da Di Canio, appoggio su Manfredini, poi a Rocchi e infine in rete. La Juve non si abbatte e trova il pareggio dieci minuti dopo con Trezeguet, bravo a deviare di testa in gol un assist a palombella di...naso di Nedved su punizione di Camoranesi. La partita è maschia, volano botte da orbi, la Lazio continua a farsi valere ma è la Juve ad avere le occasioni migliori: sventola di Chiellini deviata da Peruzzi, Oddo salva un gol fatto su Ibrahimovic, Peruzzi sventa una conclusione di Trezeguet su assist scucchiaiato di Zlatan, infine ancora il portiere biancoceleste respinge coi pugni un bolide centrale di Nedved. Finisce 1-1 ed è giusto così. Non si può sempre vincere.

Siena 2-0 :)
La Juve supera il Siena e si laurea Campione d'Inverno con due giornate d'anticipo. La squadra di Capello passa dopo 13 minuti: angolo di Camoranesi, bel colpo di testa di Cannavaro e 1-0. Una gestione del vantaggio al piccolo trotto e, nella ripresa, il colpo del KO: lancio di Camoranesi, Trezeguet di testa anticipa il portiere Mirante in uscita avventata e deposita in rete con un morbido pallonetto. Il francese, sempre a segno nelle ultime 9 partite (record juventino), con questo gol raggiunge un altro mito nella classifica dei bomber bianconeri: Roberto Baggio a quota 115. Nell'ultima mezz'ora entra Del Piero, alla ricerca del sospirato gol che gli consentirebbe di superare Boniperti, ma il capitano cincischia davanti al portiere e così l'appuntamento con la storia è rinviato all'anno nuovo. Si chiude un 2005 trionfale per la Juve: la corazzata di Capello veleggia solitaria in testa alla classifica con 8 punti sull'Inter, 9 sul Milan e 10 sulla Fiorentina.

PALERMO 2-1 :pace:
Il 2006 si apre con una significativa vittoria sul difficile campo del Palermo, che l'anno scorso aveva imposto alla Juve un pareggio e una sconfitta. I rosanero partono forte: dopo 12 minuti Corini imbecca il difensore-goleador Terlizzi, che con una girata da bomber consumato fa secco Abbiati. Passano 3 minuti e i bianconeri pareggiano: azione Camoranesi-Ibrahimovic, Mutu colpisce la traversa di testa ma ha poi la classe e la freddezza di recuperare il pallone, dribblare un uomo e scaricare in porta da due passi. Alla mezz'ora la Juve mette la freccia e scappa: Vieira suggerisce per Mutu che si inserisce mirabilmente in area e realizza il gol del 2-1. Per il rumeno, in campo all'ultimo momento al posto dell'infortunato Nedved, la prima doppietta da juventino, una prestazione di grande qualità, corsa e concretezza e la consapevolezza di essere tornato il campione che faceva faville nel Parma, dopo i tempi bui del Chelsea e lo scandalo-droga. Merito di Moggi, che ha creduto in lui, e di Capello, che lo ha ricostruito. Dopo un bel salvataggio di Abbiati e un mani di Terlizzi in area non visto dall'arbitro, nella ripresa la gara è vibrante: il Palermo prova ad attaccare ma è la Juve ad avere le occasioni per chiudere il match, con Ibrahimovic e Trezeguet (splendido quando si gira all'improvviso e coglie il palo con un tiro spettacolare deviato appena dal portiere). Il focoso Caracciolo sfiora il pareggio con una zuccata fuori di poco, infine è Abbiati a volare in uscita togliendo la palla dalla testa del centravanti rosanero: il portiere in prestito dal Milan è pronto a lasciare il posto a Buffon, ma in questi mesi si è guadagnato la stima del popolo bianconero e dopo un inizio incerto è riuscito persino a tornare in Nazionale. La Juve vola: il Milan è a -9, l'Inter del chiacchierone Mancini ("Moggi ha paura: se la Juve perdesse qualche altro punto, sa che per lui sarebbe finita") scende a -10. Del resto è inverno e le temperature si abbassano...

Coppa Italia, Fiorentina 4-1 :ola:
E' la serata di Alex Del Piero: il capitano, con una spettacolare tripletta, trascina la Juve ai quarti di Coppa Italia ma soprattutto raggiunge quota 185 reti superando definitivamente Boniperti e issandosi solitario sulla vetta della classifica assoluta dei goleador bianconeri. Già dopo 9 minuti arriva il sospirato gol numero 183 che significa primato solitario: cross di Balzaretti, torre di Mutu per Del Piero, che controlla spalle alla porta, si gira e fulmina Frey di sinistro. Passano 8 minuti, Zalayeta si procura una punizione dal limite che "Pinturicchio" trasforma con una conclusione sublime e impeccabile. Poi è ancora Alex ad impegnare il portiere che respinge dalle parti di Mutu: il romeno non perdona. Nella ripresa, Frey nega due volte il gol allo scatenato numero 10 che centra la tripletta su rigore, concesso per atterramento di Zalayeta. C'è spazio anche per il gol della bandiera segnato di testa da Bojinov (incolpevole Buffon, di nuovo in campo dopo oltre un mese). Ma questa notte ha un protagonista solo: il ragazzo venuto dal Padova ha superato il maestro Boniperti che l'aveva voluto alla Juve. Standing ovation!

Reggina 1-0 :D
In un "Delle Alpi" pieno di striscioni inneggianti ad Alessandro Del Piero e al suo record di gol in maglia bianconera, il capitano festeggia due volte: prima della gara, il presidente Grande Stevens gli consegna una targa ricordo per le sue 185 reti con la casacca juventina (nuovo primato di tutti i tempi, superato quello di Boniperti che resisteva da 44 anni); una volta sceso in campo, è suo il bellissimo gol che decide la sfida con la Reggina: un gran sinistro al volo a raccogliere una sponda di Trezeguet, imbeccato da Nedved. Solo applausi per Alex e per la Juve, che tuttavia non riesce a chiudere la gara e manca più volte il raddoppio, con un Nedved meno esplosivo del solito, con il solito velenoso Trezeguet contenuto dal portiere Pavarini, con un gran tiro di Balzaretti che scheggia il palo e, sul finire di partita, con Mutu lanciato in contropiede ad infrangersi sul portiere e un clamoroso erroraccio di Ibrahimovic, entrato nel finale. Per una volta la famosa legge non scritta del calcio "gol sbagliato, gol subito" non si applica e la squadra di Capello può festeggiare il suo titolo di Campione d'Inverno a quota 52 punti (su 57 disponibili): record assoluto.

CHIEVO VERONA 1-1 <_<
Nel gelo del Bentegodi, la Juve infreddolita è costretta al pareggio da un Chievo molto dinamico, capace di chiudere ogni varco in difesa e di ripartire con ficcanti azioni sugli esterni, grazie al gran lavoro di Franceschini, Semioli e della boa Amauri. La squadra di Capello parte forte con uno smanioso Ibrahimovic in evidenza, ma sono i veneti a passare in vantaggio al 21' alla prima occasione: bel cross di Semioli e grande tiro al volo di Franceschini, lasciato troppo solo, che fulmina Buffon. La Juve accusa il colpo e non riesce a premere come a inizio gara, ma trova comunque il pareggio nel giro di 10 minuti: punizione di Camoranesi e colpo di testa vincente di Vieira. Nel secondo tempo, i bianconeri esercitano una pressione costante alla ricerca del gol vittoria, ma il Chievo ribatte colpo su colpo con una grande applicazione difensiva e il pareggio è sostanzialmente giusto. Le inseguitrici rosicchiano punti: Inter a -8, Milan a -10.

Empoli 2-1 :P
Qualcuno direbbe che gli Scudetti si vincono anche portando a casa i 3 punti in partite come questa. Dopo nemmeno 3 minuti di gioco, l'Empoli pesca il jolly: una splendida punizione di Almiròn da fuori area si insacca nell'angolino alto alla sinistra di un esterrefatto Buffon, che nelle ultime tre gare ha subito due gol imparabili rimanendo per il resto inoperoso. Andata sotto, la Signora si rimbocca le maniche e attacca, anche se la manovra non è fluida come al solito. Il pareggio, tuttavia, non si fa attendere: punizione di Camoranesi, il portiere Berti sbaglia il tempo dell'uscita, Cannavaro anticipa tutti e segna l'1-1 (vana la respinta di Coda, che colpisce il pallone già oltre la linea di porta). Nonostante l'Empoli si chiuda a riccio, la Juve continua ad attaccare anche nella ripresa, collezionando 14 calci d'angolo a zero: su uno di questi, battuto da Del Piero al 32', è ancora lestissimo Cannavaro, guaglione mai così bello, a fare centro in mischia, sempre di testa. Conquistato il sospirato vantaggio, ci sarebbe gloria anche per il capitano, ma la traversa gli nega il gol per ben due volte. Ma tutto è bene quel che finisce bene.

Coppa Italia, Roma 2-3 :sick:
Nell'andata dei quarti di finale di Coppa Italia, la Juve perde la bussola nella neve del "Delle Alpi" e si inchina ad una Roma corsara, che con contropiedi fulminanti mette in ginocchio la squadra di Capello e ipoteca la qualificazione. Passata in vantaggio verso la fine del primo tempo con un bel diagonale del brasiliano Mancini (partito in sospetta posizione di fuorigioco), la squadra di Spalletti dilaga nella ripresa grazie a due contropiedi micidiali finalizzati da Tommasi e Perrotta che trovano impreparata la retroguardia juventina. La reazione bianconera si concretizza con una doppietta del volitivo Del Piero, entrato a inizio secondo tempo e capace di riaprire teoricamente il discorso qualificazione, compromesso dai tre squilli romanisti. Prima il capitano gira in porta da due passi un bel pallone messo in mezzo da Nedved e, all'ultimo secondo, complice una deviazione, realizza su punizione il gol del 2-3 che tiene accesa una fiammella di speranza in vista del ritorno all'Olimpico.

ASCOLI 3-1 :wub:
La Signora in rosso, bella come non mai, demolisce l'Ascoli a domicilio in soli 18 minuti, con una tripletta di David Trezeguet, che rompe un insolito digiuno lungo più di un mese. Comincia Emerson, al 7': ruba palla e la affida a Camoranesi, cross dell'oriundo, stop e tiro incrociato al volo di Trezeguet. Continua Del Piero, 5 minuti dopo: mirabile palleggio col ginocchio, invito a Camoranesi sulla destra che imbecca subito il centravanti francese a due passi dalla porta. Conclude ancora il capitano, al 18': insistita azione sulla sinistra, palla rasoterra in mezzo e di nuovo sbuca implacabile David con il ghigno da Joker: 3-0 e partita chiusa. C'è spazio solo per un gran bel gol di Ferrante, cuore granata, lasciato libero in area. E Buffon incassa così la terza rete imparabile in 4 gare senza dover effettuare parate di rilievo. Noiosa ripresa con la Juve sorniona che controlla la gara. Ma lo spettacolo c'era già stato...

Coppa Italia, ROMA 1-0 :espulso:
La Juve esce dalla Coppa Italia con onore, tradita da Ibrahimovic. Nel ritorno dei quarti di finale, alla squadra di Capello non basta vincere all'Olimpico grazie ad un gol di Mutu su rigore a inizio ripresa (fallo di mano di Perrotta su cross del rumeno). La partita è rovinata dall'espulsione di Dacourt e Ibrahimovic dopo soli 18 minuti: Nedved entra duro su Totti, arriva Zlatan e colpisce il capitano giallorosso, a terra, con una pallonata. Dacourt si avventa sullo svedese, i due vengono alle mani e l'arbitro manda entrambi sotto la doccia. Già priva di Trezeguet, la Juve si ritrova di colpo spuntata, con il solo Zalayeta in avanti, e vincere con due gol di scarto diventa utopistico, nonostante i torinesi onorino l'impegno fino in fondo. Nel finale, Vieira colpisce il palo e si capisce che non è serata. Sfumato il secondo obiettivo stagionale, dopo la Supercoppa Italiana, la Juve dovrà concentrarsi su campionato e Champions League, e Capello si ritrova tra le mani la patata-bollente Zlatan, inconcludente e rissoso in campo, alle prese con un laborioso rinnovo del contratto e con le sirene del Real Madrid all'orizzonte. Servirà il miglior Capello.

Udinese 1-0 :boh:
La Juve deve sudare le proverbiali sette camicie per superare la squadra di Cosmi, decimata da infortuni e squalifiche e costretta in 10 uomini dal 38' del primo tempo per l'espulsione di Muntari (doppia ammonizione). L'Udinese si chiude con ordine e la Juve non riesce a concretizzare le occasioni create: prima De Sanctis sventa un pallonetto di Trezeguet, poi Ibrahimovic colpisce la traversa di testa su punizione di Camoranesi, infine è ancora il portiere friulano a deviare un bolide dalla distanza di Nedved. Nella ripresa i Capello boys attaccano a tutto spiano: Felipe rischia l'autogol su Camoranesi, De Sanctis è portentoso in due tempi su Del Piero e Zlatan, poi ancora su Mutu, ma nulla può su uno spettacolare tocco morbido al volo di sinistro del capitano, imbeccato da Zambrotta. Il gol è bellissimo ma viziato da un evidente fuorigioco di Del Piero, che fa la linguaccia mentre divampano le polemiche... La Juve cerca il raddoppio senza fortuna, in difesa poi è bravissimo Cannavaro a salvare in angolo su Vidigal che aveva saltato anche Buffon. Vittoria sofferta ma meritata, se non altro per la mole di palle gol prodotta.

Parma 1-1 :blink:
Dopo 12 vittorie iniziali casalinghe consecutive (record bianconero), la Juve è fermata sul pareggio dal Parma, che gioca una buona gara ed approfitta del pietoso stato del terreno del "Delle Alpi" per difendersi efficacemente. Una Juve svagata e lenta subisce il gol di Dessena, abile a segnare in scivolata dopo una convulsa azione in area bianconera. Gli uomini di Capello pareggiano al 44' grazie a Ibrahimovic, imbeccato da Mutu e bravo a trafiggere Guardalben in uscita. Nella ripresa, fuori Zlatan (insolitamente rapato quasi a zero) e dentro Trezeguet. La Juve cresce e sfiora il gol con un gran tiro di Mutu, poi si infortuna Zambrotta e il suo sostituto Blasi regala una pazzesca palla gol a Corradi che incredibilmente spedisce fuori. Del Piero colpisce una clamorosa traversa su un magnifico calcio di punizione, poi ancora su calcio piazzato impegna il portiere parmense. Infine, al 44', dubbio rigore per i bianconeri (veniale spinta di Grella a Vieira intento a colpire di testa) e Del Piero lo sbaglia calciando una bordata sulla traversa. Occasionissima mancata per uccidere il campionato, dato che l'Inter ha perso 2-1 a Firenze. Il vantaggio della Juve sale a 9 punti, ma lo scontro diretto di San Siro può riaprire il discorso-Scudetto.

INTER 2-1 :intertriste:
La Signora esce vittoriosa dal big-match di San Siro e conquista virtualmente una fetta di tricolore: la mascella volitiva di Capello guarda dall'alto le milanesi, ora ben 12 punti sotto. La Juve affronta l'Inter senza i terzini titolari Zambrotta e Zebina, sostituiti dai giovani Balzaretti e Chiellini. I bianconeri hanno a disposizione due risultati su tre ma giocano per vincere. A fine primo tempo, Chiellini entra in gioco pericoloso su Stankovic: punizione di seconda che Adriano calcia direttamente in rete: mentre scoppia la gioia interista con l'Imperatore esultante e Mancini che saltella gioioso, l'impeccabile arbitro Paparesta se ne sta col braccio alzato: il gol non è valido... Nella ripresa, l'Inter preme ma Cannavaro e un sontuoso Thuram (due volte provvidenziale) proteggono Buffon. Fiammata bianconera al 18': Camoranesi mette in mezzo un perfetto cross rasoterra per Ibrahimovic che si avventa come un falco, anticipa in corsa Zanetti e Cordoba e batte Julio Cesar. Subito dopo, Samuel entra duro su Zlatan che è costretto a uscire, sostituito da Del Piero come all'andata. E' proprio il difensore argentino, al 29', a firmare il pareggio: angolo di Figo e testa di Samuel che sovrasta Vieira. Al 40', Cordoba ferma fallosamente Nedved fra le proteste isteriche del rosicante Mancini: dai 25 metri, Del Piero pennella una punizione capolavoro che si insacca nel sette con Julio Cesar immobile: gioia bianconera e linguaccia festosa del capitano. In pieno recupero, l'ultimo sussulto: punizione velenosa di Recoba che colpisce l'incrocio dei pali, sul rimbalzo si butta Burdisso (!) che di testa, a porta spalancata, spedisce fuori. Sipario e applausi!

MESSINA 2-2 <_<
Messina è con Salerno l'unico campo di Serie A sul quale la Signora nella sua gloriosa storia non è mai riuscita a vincere. E neanche stavolta riesce a far sua l'intera posta, nonostante una partita intensa e combattuta. Colpita a freddo da Floccari, abile a inserirsi centralmente e a battere Buffon, la Juve sfiora il pari con Ibrahimovic, che spara alle stelle un fantastico tacco volante di Camoranesi e poi lo trova con lo stesso svedesone, bravo a battere imparabilmente il portiere su invito di Nedved. Nella ripresa, Del Piero tenta uno dei suoi tiri a giro senza fortuna, poi Cannavaro, in difficoltà contro il mobilissimo Nanni, si vede sventolare per la prima volta nella sua militanza bianconera il cartellino rosso. Anche in 10 uomini i Capello boys premono e tornano in vantaggio su rigore con Mutu (Ibrahimovic agganciato da Rafael in area). Sembra finita ma è ancora Floccari, di testa su calcio piazzato, a riequilibrare la gara e a fare infuriare Capello. Ora la Champions.

Champions, WERDER BREMA 2-3 :azz:
La Juve, nell'andata degli ottavi di finale di Champions League, esce da Brema con una sconfitta tutto sommato accettabile nel risultato ma che brucia moltissimo per come è maturata. Nel primo tempo, i tedeschi attaccano costantemente e questa spregiudicata tattica offensiva mette in difficoltà i bianconeri ed esalta i riflessi di Buffon, autore di due parate da "super Gigi" vecchia maniera. Il portiere però nulla può su una conclusione ravvicinata di Schulz, giunta dopo una convulsa azione e qualche rimpallo di troppo in area bianconera. Anche la squadra di Capello ha avuto qualche limpida occasione per segnare sprecata malamente prima da Ibrahimovic (tiraccio fuori), poi da Camoranesi (cross troppo alto per il solissimo Trezeguet), infine da Vieira (che si allunga troppo il pallone favorendo l'uscita del portiere). Nella ripresa, Juve più aggressiva e si vedono i risultati: Del Piero, da poco in campo al posto di Zlatan, se ne va sulla sinistra, serve Vieira che rifinisce benissimo per Nedved in profondità: il ceco è glaciale e trafigge il portiere in uscita. Altri 10 minuti ed ecco il presunto colpo del KO: Trezeguet, imbeccato da Del Piero, è bravissimo ad avventarsi su un controllo maldestro di Naldo e a depositare il pallone di testa in rete, alla sinistra dell'incredulo Wiese. Sembra finita, ma nei minuti finali il Werder Brema incredibilmente fa sua la partita: prima Borowski devia in rete un cross dalla destra, poi, al 47', Micoud colpisce di testa su calcio d'angolo superando Buffon e Del Piero appostato sul palo. Dopo Messina, altri due gol subìti sugli sviluppi di calci piazzati, quando la vittoria sembrava nelle mani della Juve. Sì, la sconfitta brucia davvero.

Lecce 3-1 -_-
Stanca e per nulla affascinante nel suo incedere, la Signora si regala tuttavia un gioiello che le consente di tornare alla vittoria e mantenere i 10 punti di vantaggio sul Milan: partita ad handicap dopo dieci minuti (gol di testa di Del Vecchio, smarcato a due passi da Buffon su cross di Camisa per la felicità di Capello che reclamava maggiore attenzione difensiva), la Juve pareggia grazie ad una splendida intuizione di Emerson, che in mezzo all'area devia in rete di tacco un tiro di Mutu. Di lì a poco, il "Puma" rimedia un coreografico bernoccolone colpendo di testa assieme al pallone anche i tacchetti di un avversario, ma resta gagliardamente in campo col turbante e comanda il centrocampo molto meglio di Vieira, apparso ancora sottotono. Il vantaggio bianconero parte ancora dai piedi di Mutu: bel cross e perentorio stacco di Kovac, che per una volta sostituisce Cannavaro anche nelle sortite aeree. Il 3-1 di una gara senza acuti se lo guadagna Nedved, abile a cadere in area toccato da Giorgino: Del Piero trasforma il rigore.

SAMPDORIA 1-0 :B):
Il trittico della verità (Samp, Werder Brema, Milan) parte nel migliore dei modi: pur priva di Trezeguet e Ibrahimovic, tornati acciaccati dagli impegni con le rispettive nazionali, la Juve espugna Marassi dimostrando, a detta di Capello e Moggi, di essere "una squadra tosta che sa quello che vuole...". Partiti con Del Piero e l'arrugginito Zalayeta in avanti, i bianconeri affrontano una volitiva Samp a viso aperto in una gara molto agonistica e tattica ma con poche occasioni da gol. Il capitano blucerchiato Volpi colpisce l'incrocio dei pali su punizione e si va al riposo in parità. Nella ripresa, la Juve prende in mano il pallino del gioco e va a segno al 24': punizione di Mutu dalla destra e gran colpo di testa di Nedved, che anticipa Diana e batte Antonioli. La Signora sfiora il raddoppio con Vieira di testa poi controlla con sicurezza il match e porta a casa tre punti preziosissimi. Ora sotto con il Werder Brema!

Champions League, Werder Brema 2-1 :asd:
Un grande cuore e l'aiuto della Dea Bendata consentono alla Juventus di qualificarsi per i quarti di finale di Champions, ma che sofferenza! I Capello boys partono bene ma come all'andata finiscono ben presto irretiti dalla ragnatela dei tedeschi, abilissimi a tenere la squadra corta e a non far ragionare i bianconeri. Al 13', il Werder passa in vantaggio con Micoud, bravo ad inserirsi e a battere Buffon con un colpo sotto, ora alla Juve servono due gol per passare. Le occasioni fioccano: Baumann sfiora l'autogol, il portiere Wiese si oppone da distanza ravvicinata a Ibrahimovic, Trezeguet mette a lato di testa, Buffon respinge d'istinto un tiro di Klasnic e allo scadere è ancora prodigioso Wiese nel respingere un gran tiro di Nedved e la ribattuta da due passi di Emerson. La porta tedesca sembra stregata, ma c'è da dire che anche stavolta, in campo europeo, la Juve aveva sbagliato l'approccio alla partita. Nel secondo tempo, i bianconeri vanno all'arrembaggio ma il portiere tedesco fa buona guardia e para tutto, persino una sventola di Nedved fermato poi per fuorigioco. Entrano Del Piero e Mutu per Zlatan e Camoranesi e al 21' una percussione di Nedved e Trezeguet porta il sospirato pareggio, che ancora non basta. I tedeschi non mollano e respingono gli attacchi bianconeri, lo stesso Wiese si supera ancora respingendo un gran tiro di Emerson, ma al 43' accade l'impensabile: su cross di Nedved dalla destra, il portiere, migliore in campo fino a quel momento, si distende in presa plastica ma perde incredibilmente il pallone. Emerson, a due passi da Wiese, che considerando l'azione ormai conclusa stava rientrando, senta le grida di Cannavaro: "Puma! Puma!", si gira e tocca il pallone quel che basta per farlo rotolare lemme lemme in rete e regalare alla Juve una qualificazione ormai insperata... Vittoria meritata per le occasioni create, ma per ambire alla Coppa ci vuole ben altra Juve...

Milan 0-0 -_-
I rossoneri di Ancelotti tentano di riaprire la lotta per lo Scudetto ma al "Delle Alpi" non vanno oltre il pareggio: la Juve mantiene così 10 punti di vantaggio e fa un altro grosso passo in avanti verso il tricolore. La gara è combattuta ma poco spettacolare: Vieira impegna Dida di testa, Nesta salva su Mutu, Buffon è pronto in uscita su Inzaghi, la stessa "Pippa", frenata dal terreno disastrato, non riesce a segnare su invito di Kakà che beffa Buffon e Chiellini. Nella ripresa, Del Piero sostituisce uno spento Zlatan ma le occasioni latitano: Nedved, falciato sistematicamente dagli avversari (espulso Gattuso per doppia ammonizione al 24'), resta col colpo in canna, Nesta reclama un rigore per fallo di mano di Emerson (involontario), la retroguardia bianconera vigila e la partita si conclude a reti inviolate. Per la gioia degli uomini di Capello, cui il pari andava più che bene...

LIVORNO 3-1 :D
Ci voleva una buona Juve per venire a capo di un grintosissimo Livorno: i Capello boys, per nulla rilassati nonostante i 10 punti di vantaggio, partono sparati e al 3' sono già in vantaggio: Nedved di testa a Giannichedda, che rifinisce (!) per Trezeguet, tocco morbido in diagonale del francese e Amelia è battuto. Il Livorno non ci sta e Buffon si distende su un gran tiro di Lucarelli, ma grandi occasioni non ce ne sono: si lotta molto a centrocampo, Del Piero prende un sacco di botte e si incazza. Nella ripresa, al 7' Thuram non riesce a chiudere sullo scatenato Pfertzel che si invola per vie centrali e supera Buffon. Ma il pareggio dura solo 30 secondi: palla al centro, Nedved lancia Trezeguet e il cecchino colpisce ancora. Due occasioni e due gol per David che raggiunge quota 20 gol in campionato. Lucarelli è ancora pericoloso di testa (palla fuori di poco) e la difesa bianconera non sembra insuperabile, ma le occasioni migliori sono per la squadra di Capello che prima si divora due palle gol con Mutu (si dimentica il pallone davanti ad Amelia) e Del Piero (non riesce a deviare in rete un assist-bomba di Ibrahimovic), poi all'ultimo secondo di recupero è il capitano a chiudere in bellezza con un gran sinistro che vale il 3-1 finale.

Roma 1-1 :(
I giallorossi fermano la squadra di Capello e il Milan riduce lo svantaggio a 8 punti. Dopo un quarto d'ora la Juve perde Del Piero, vittima di un fastidio muscolare. La Roma, priva di Totti e altri titolari, gioca bene e impegna la capolista, che però passa in vantaggio per prima: angolo di Camoranesi, stacco di testa vincente di Emerson e classico gol dell'ex. Trezeguet spreca il possibile raddoppio e in pieno recupero Nedved è giustamente espulso per doppia ammonizione costringendo la sua squadra a giocare in 10 tutto il secondo tempo. Nella ripresa, fuori Trezeguet per Balzaretti e il generosissimo Chiellini avanza a centrocampo a supportare l'isolato Ibrahimovic. Paradossalmente, la Juve gioca meglio in inferiorità numerica e spegne le velleità della Roma, quasi mai veramente pericolosa. Il pareggio giallorosso arriva da palla inattiva: corner di Taddei e colpo di testa di Kharja, appena entrato. Un peccato, perchè mancavano solo 5 minuti. Ora si va ad Highbury, nel tempio dell'Arsenal.

Champions League, ARSENAL 0-2 :oh:
Niente da fare: la "coppa con le orecchie" esercita un effetto rammollente sulle gambe dei bianconeri, che quando si trovano a lottare per il massimo trofeo continentale sembrano svuotati e improvvisamente imbrocchiti. Contro l'Arsenal dei giovani guidato dalla stella (ed ex juventino) Thierry Henry, la Juve parte senza Del Piero (infortunato) e Nedved (squalificato). Dopo 40 minuti di sostanziale equilibrio, sono i padroni di casa a sbloccare il risultato: Pires ruba palla al grande ex Vieira, Henry rifinisce, Fabregas conclude e lo stranito Buffon, immobile, guarda il pallone infilarsi lentamente in rete. Nella ripresa, i campioni di Capello, anzichè reagire, arretrano sotto i colpi dei "Gunners", che impegnano Buffon in due grandi parate prima di raddoppiare con Henry al 24'. Nel finale, alla Juve, assolutamente impotente e incapace di entrare nell'area di rigore avversaria (unica occasione: un pallonetto di Camoranesi a 5 minuti dal termine), saltano anche i nervi: giustamente espulsi per doppia ammonizione Camoranesi e Zebina. Della serie, sarà per un'altra volta: un film già visto...

TREVISO 0-0 :bad:
Come pareggiare in casa dell'ultima in classifica al termine di una prestazione a dir poco scialba e guadagnare ulteriore terreno nella corsa Scudetto. Capello schiera la formazione migliore, o quasi, per chiudere subito la contesa e nella prima mezz'ora la Juve assedia la porta del Treviso con continuità: Trezeguet, Mutu e Ibrahimovic sfiorano in più occasioni il gol ma il risultato non si sblocca. Nella ripresa, i bianconeri in rosso finiscono la benzina e i padroni di casa colpiscono una clamorosa traversa con una punizione di Guigou deviata da Zambrotta. Una Juve stanca e priva di idee non riesce più a impensierire la difesa veneta e deve fare i conti con il momentaccio di Ibrahimovic (irritante nella sua pochezza e irascibile nei confronti di Capello, che l'aveva richiamato) ma paradossalmente guadagna un punto sul Milan sconfitto a Lecce. L'Arsenal, intanto, si presenta a Torino forte di un 5-0 sull'Aston Villa in Premier League, ma il popolo juventino crede nella rimonta... in fondo sognare non costa nulla.

Champions League, Arsenal 0-0 :argh:
Niente da fare: come un anno fa contro il Liverpool, la Juve non riesce a rimontare lo svantaggio dell'andata ed esce ai quarti di finale contro una squadra inglese. I tifosi bianconeri sognavano la grande rimonta, ma la squadra di Capello arriva a questo appuntamento stanca e appannata e non riesce a organizzare azioni d'attacco degne di tanto nome. Già indisponibili Zebina, Vieira, Camoranesi squalificati e Del Piero convalescente, Don Fabio rinuncia a sorpresa a Thuram, sostituito da Kovac. Il primo tempo è di una pochezza assoluta: la Juve, che secondo il suo tecnico avrebbe "attaccato fin dagli spogliatoi", è tutt'altro che arrembante e l'Arsenal controlla agevolmente la partita. Nella ripresa la musica non cambia: è anzi Buffon a salvare in qualche occasione la propria porta. Con Ibrahimovic opaco e Trezeguet a corto di rifornimenti, un tiro al volo di Nedved respinto da Lehmann è l'unico effettuato dai bianconeri verso la porta dei "Gunners" in 180 minuti: decisamente poco per una squadra partita per vincere la Champions League. Proprio Nedved, lo juventino che probabilmente più desiderava quella coppa, si fa prendere dal nervosismo e commette un fallaccio inutile meritandosi il cartellino rosso come contro la Roma. Finisce 0-0, con i tifosi bianconeri che contestano ingenerosamente cantando: "a lavorare, andate a lavorare". Sfumata la Champions, si pensa al Campionato: a 6 giornate dalla fine ci sono da difendere 9 punti di vantaggio. Si spera che bastino...

Fiorentina 1-1 :unsure:
La Juve non sa più vincere: non va oltre il pareggio casalingo contro la Fiorentina di Prandelli e il Milan (ora a -7) rosicchia due punti. Privo di Buffon, Cannavaro, Emerson e Trezeguet, Capello recupera Del Piero e lo schiera titolare. I bianconeri partono bene ma perdono presto smalto: Zebina è ingenuo e atterra Toni in area. E' rigore ed è bravissimo Abbiati a parare in qualche modo il tiro dal dischetto di Jimenez. Tre minuti dopo, Giannichedda coglie un clamoroso "auto-palo" nel tentativo di anticipare Jorgensen. La Juve è stanca, fa possesso palla, spreca un gran numero di calci d'angolo e non punge. Così, a inizio ripresa, sono i viola a passare in vantaggio: il capocannoniere Toni elude il fuorigioco e batte Abbiati da due passi. I bianconeri ristabiliscono la parità al quarto d'ora con il capitano Del Piero, abilissimo a sfruttare un assist di Vieira e a superare Lobont. Nel finale, la Juve va vicinissimo al gol vittoria ma lo manca prima con Vieira (colpo di testa e incrocio dei pali) poi con Ibrahimovic, il cui piedone maldestro spara alto un assist di Zalayeta. E per fortuna che Capello lo aveva sottoposto ad allenamenti specifici per migliorare il tiro in porta... la centrasse, almeno...

CAGLIARI 1-1 :sbav:
Altri due punti persi: il Milan vince il derby e si porta a -5 dalla squadra di Capello, apparsa ancora con il fiatone a Cagliari. Senza Thuram, Emerson e soprattutto Trezeguet, la Juve fa una fatica terribile a centrare la porta, e quando ci riesce l'ex di turno Chimenti fa buona guardia. Al 44' del primo tempo, l'episodio che cambia la gara: Zambrotta interviene su Langella in area, è rigore e Suazo trasforma spiazzando Buffon. Nella ripresa la Juve trova un rigore dubbio per un irruento contrasto Conti-Zambrotta ma Del Piero lo spreca malamente: tiraccio centrale e l'avvelenatissimo Chimenti intercetta di piede. I bianconeri proseguono l'assedio ma c'è poca brillantezza. Ancora il portiere dei sardi vola a parare una punizione di Del Piero, poi al quinto minuto di recupero, a pochi secondi dal fischio finale, angolo di Camoranesi e imperioso stacco di testa di Cannavaro che supera Chimenti, il quale si esibisce in una serie di esagitate e rabbiose proteste a fine gara. E' un punticino che può servire a fare morale, perchè ottenuto in extremis, ma ora il Milan nello Scudetto ci crede...

Lazio 1-1 :(
Una Juve sfortunata non va oltre il pareggio (il quinto consecutivo in Campionato) contro la Lazio e vede ridursi il proprio vantaggio sul Milan, vittorioso a Messina, a soli 3 punti a 3 giornate dalla fine. La squadra di Capello, in testa alla classifica da 73 partite consecutive (record assoluto) parte bene e sfiora il gol più volte con Mutu, Trezeguet (stupendo tiro che scavalca Peruzzi ma va fuori di un vaffanculo), Vieira (colpo di testa con pallone che centra l'incrocio dei pali a portiere battuto) e Ibrahimovic (Peruzzi si distende e devia in corner) ma alla prima occasione, come spesso accade, finisce sotto: Pandev se ne va sulla destra, mette in mezzo ed è lesto il solito Rocchi ad anticipare Thuram e a battere Abbiati. La Lazio avrebbe anche raddoppiato con una sventola di Dabo da fuori, ma il gol non è valido per fuorigioco attivo di Belleri, che pur senza riuscirci tenta di toccare la palla finendo in off-side ad Abbiati battuto: bravo il guardalinee. Dabo poi manda a quel paese l'arbitro, che lo caccia fuori. Nella ripresa, l'indiavolato Balzaretti prende il posto dell'inguardabile Zebina e Del Piero sostituisce Mutu, impalpabile sulla fascia. I bianconeri, tirato un sospiro di sollievo e con un uomo in più, assaltano la Lazio ma non concretizzano le occasioni create. Peruzzi sembra imbattibile, fino a quando il rapace Trezeguet, all'87', lo anticipa con un delizioso esterno su intelligente colpo di testa di Nedved. L'ex portierone della Juve di Lippi compie un miracolo su Nedved e all'ultimo secondo, come con la Fiorentina, Ibrahimovic calcia incredibilmente fuori, solo a due passi da Peruzzi, mentre Capello stava già esultando. Sarebbe stato il gol-Scudetto, mentre ora occorrono 2 vittorie e 1 pareggio per tener dietro il Milan: considerando che la Juve non vince da 7 partite ufficiali e fa una fatica bestiale a centrare la porta, è un bel problema...

SIENA 3-0 :woot:
Finalmente la Juve torna a vincere, e lo fa col botto: 3 gol nei primi 8 minuti e la temuta trasferta senese è archiviata. I punti di vantaggio sul Milan rimangono 3 a 2 giornate dalla fine e la banda-Capello deve conquistare 1 vittoria e 1 pareggio per chiudere in festa, salvare la faccia e non gettare alle ortiche un tricolore già vinto. A Siena, tutto facile: prima Vieira, tornato imperioso come a inizio stagione, schiaccia in rete di testa su angolo di Nedved, poi Trezeguet indovina un letale destro secco appena dentro l'area (con questo gol il franco-argentino raggiunge a 124 reti John Hansen nella speciale graduatoria dei bomber bianconeri di ogni epoca), infine Mutu finalizza con un diagonale vincente un bel contropiede orchestrato dallo stesso Vieira. Bim, bum, bam e gara chiusa dopo nemmeno 8 minuti. Meglio di così, francamente, non poteva proprio andare... La Juve gioca sul velluto e amministra la gara nonostante il Siena attacchi generosamente per smentire i maligni che l'avevano dipinta come ossequiosa succursale della capolista.

Palermo 2-1 :smoke:
In settimana lo scandalo delle intercettazioni telefoniche con Luciano Moggi nei panni dello squallido e scurrile burattinaio del calcio italiano ha scatenato ai danni della Juventus una tempesta mediatica senza precedenti, a due giornate dalla fine di un Campionato ancora in bilico. Il danno di immagine è stato pesantissimo, favorendo un putiferio di insulti e dichiarazioni al veleno nei confronti della dirigenza bianconera, rea di essersi fatta pescare con le mani nella marmellata mentre si aggraziava indisturbata designatori, arbitri e dirigenti federali. Una vicenda triste e maleodorante che si spera non abbia strascichi nefasti per la nostra gloriosa squadra, intenta a gettare sul terreno di gioco le ultime energie per cucirsi sul petto lo Scudetto numero 29. Contro il Palermo, avversario ostico e organizzato, la Juve è sostenuta dal tifo anche troppo indulgente (francamente evitabile uno striscione che recitava: "Forza Luciano siamo tutti con te!!! La triade non si tocca") di un "Delle Alpi" finalmente gremito di spettatori. E' l'ultima gara della Vecchia Signora nel suo freddo e spesso semivuoto tempio casalingo: nella prossima stagione la Juve, causa i noti lavori di ristrutturazione dello stadio, traslocherà al Comunale. La squadra di Capello parte bene e alla mezz'ora passa: insistita azione di Camoranesi sulla destra, palla in mezzo, irrompe Nedved e infila di prepotenza sotto le gambe del portiere. La ripresa decolla ancor meglio, tanto che al 6' Ibrahimovic, lanciato in contropiede da Camoranesi, con un sinistro sporco che passa ancora sotto le gambe di Agliardi, riesce a rompere un digiuno di gol che durava da due mesi e mezzo. Poi è il centravanti rosanero Godeas a trafiggere Buffon con un gran tiro e a procurare alla Juve una mezz'ora di sofferenza, mentre il Milan sta vincendo a Parma. I risultati non cambiano e così la festa bianconera (in tribuna fa notizia la commozione di Bettega e quella trattenuta a stento di Moggi) è rinviata a domenica prossima. La Juve, che ha collezionato un altro record personale (27 partite utili consecutive in un solo torneo), gioca in campo neutro contro la Reggina e le basta un punto per confermarsi regina d'Italia.

REGGINA 2-0 :ola:
In campo, la Juve si è dimostrata la più forte: vincendo sul neutro di Bari la sfida con la Reggina, la squadra di Fabio Capello si laurea Campione d'Italia per il secondo anno consecutivo. Da due anni la compagine bianconera detta legge sul territorio nazionale: a campionato concluso, sono 76 le giornate consecutive in testa alla classifica, record assoluto. L'immagine simbolo dell'ultima partita stagionale è la staffetta tra David Trezeguet e Alessandro Del Piero. Nel secondo tempo, esce il bomber francese, che con il gol segnato al 23' (appoggio in rete di testa dopo tacco di Cannavaro e miracolo di Pelizzoli) ha raggiunto quota 23 reti in campionato e 125 con la Juve, miglior realizzatore straniero di sempre, ed entra il capitano, miglior marcatore assoluto della storia juventina e autore, nel recupero, del gol che chiude la partita e dà il via alla festa dei tifosi. Già, i tifosi: questa festa è soprattutto loro, capaci di amare, sostenere e gioire con la squadra incuranti dell'imprevedibile bufera che in queste settimane si è scatenata sulla società Juventus, infangandone il blasone e la credibilità: giovedì scorso, con l'ultimo Consiglio di Amministrazione, si è conclusa dopo 12 anni l'avventura dirigenziale della "Triade", sempre discussa nella forma e spesso vincente nella sostanza. Per la giustizia sportiva, com'è giusto che sia, il fine non giustifica i mezzi e gli intrallazzi sospetti di Moggi e Giraudo sono finiti sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti. Le accuse sono gravissime e preannunciano pene severe ed esemplari, che vanno da una pesante penalizzazione, alla revoca degli ultimi due Scudetti vinti, alla retrocessione in Serie B: per la prima volta nella sua gloriosa storia, la Juventus rischia di essere esclusa dal calcio che conta. A fine gara, rotto il silenzio stampa, Capello evidenzia i meriti di un "gruppo meraviglioso", che sul campo si è conquistato la vittoria a suon di record. Un irriconoscibile Luciano Moggi, dipinto come il capo della "cupola" che taroccava il calcio italiano, esce di scena con un filo di voce, in attesa degli interrogatori: "Da stasera il mondo del calcio non sarà più il mio mondo. Non ho più la forza né la voglia. Da domani sarò direttore generale dimissionario della Juventus. Penserò solo a difendermi da tante cattiverie che sono state dette e fatte". Concludendo, la Juve ha conquistato il 29° tricolore sul campo, in maniera meritata. Ora i magistrati ci diranno se, fuori dal campo, in maniera legittima. Non è questo il finale che noi amanti del calcio avremmo voluto vedere.


Edited by Lorre - 1/8/2006, 23:04
 
Top
LASTORIASIAMONOI
view post Posted on 2/8/2006, 19:49




Ciao Lorre, io non sarei tanto certo dell'azzeramento:agli occhi dei tifosi la giustizia sportiva ha fatto il suo , ma io non ho mai visto il Nano in carcere, quindi penso che tutto verrà azzerato, anche a costo di fermare un anno il Campionato.
 
Top
Lorre
view post Posted on 3/8/2006, 01:12




Io invece credo che alla società Juventus vada benissimo una B senza penalizzazione, se il terzo grado della giustizia sportiva dovesse concedergliela. L'ha detto anche Cobolli Gigli che in tal caso la Juve non ricorrerebbe al TAR. Ormai ci hanno messo in ginocchio: ci hanno derubato di due Scudetti conquistati regolarmente sul campo, assegnandone addirittura uno all'Inter arrivata distante anni luce, ci hanno mandato in Serie B, ci hanno costretto a smantellare una squadra sul campo imbattibile e ci hanno condannato a un lustro di mediocrità. E la cosa paradossale è che alla proprietà va bene così: quando la sentenza non era stata ancora emessa e l'esimio avvocato Zaccone invocava la clemenza della corte e "difendeva" la Juve con valide e convincenti argomentazioni del tipo "come tante palle da tennis non fanno un pallone da calcio, tanti articoli 1 non fanno un articolo 6", la proprietà aveva una gran fretta di cedere Emerson, Cannavaro, Zambrotta e Thuram... insomma, gli antijuventini hanno raggiunto il loro nirvana e la nostra dirigenza "subisce" gaudente un ridimensionamento che non vedeva l'ora di mettere in atto. Lo sappiamo tutti che la Juve SUL CAMPO era la più forte, lo sappiamo tutti che i maleodoranti affarucci di Moggi non nascondevano alcun illecito ma solo inopportune chiacchierate, lo sappiamo tutti che da migliaia di intercettazioni non c'è un minimo accenno a partite aggiustate e arbitri comprati. Ci siamo fatti distruggere con accondiscendenza, senza lo straccio di una prova, e alla società va benissimo così. Inutile sperare in chissà quali scenari. Resta il fatto che una dimostrazione di tale impotenza da parte della società Juventus non me la sarei mai aspettata.
 
Top
LASTORIASIAMONOI
view post Posted on 4/8/2006, 08:38




C'è comunque qualcosa che non mi quadra.
Una Società che fattura 250 milioni di euro l'anno non sarà certamente tra le prime 100 al mondo , ma in ogni caso porta denaro contante in cassa , da prestigio ed apre scenari commerciali interessanti, vedi Cina ed Americhe.
Rinunciare a tutto ciò che significato può avere?
Apporta benefici alla Fiat? NO
Alla IFIL ? NO
E allora perchè questo atteggiamento passivo (almeno ai nostri occhi)?
Forse c'è qualche manovra con i Moratti o col Nano?
Chi vivrà vedrà,sono curioso di conoscere le spiegazioni che la nostra amata proprietà un giorno ci vorrà dare.
 
Top
area51
view post Posted on 5/2/2008, 14:05




Ma non è da oggi che la proprietà se ne sbatte altamente.

La risposta è semplicemente "gli interessa il giusto".
 
Top
4 replies since 26/8/2005, 10:25   3109 views
  Share