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| Lo streaming è legato ai diritti di trasmissione, esempio: in Francia nessun canale RaiSat è visibile, in sostituzione una scritta che dice che il flusso audio/video per questioni di diritti è fruibile solo da i.p. italiani (anche se qui si potrebbe parlare di server proxy alternativi.... a discapito comunque della qualità nativa). Tecnicamente quindi è assai più facile bloccare un flusso dati in un determinato territorio (basta pensare a ciò che accade in Cina o nei paesi islamici); per il ripetitore classico invece, o invadi la svizzera con la Guardia di Finanza in assetto da guerra e abbatti un paio di tralicci, o la cosa diventa un po' più complicata (e costosa), non trattandosi di semplici tabulati di indirizzi telematici da cassare. CITAZIONE (seminator @ 15/9/2015, 13:40) CITAZIONE (The Black Hole @ 15/9/2015, 09:49) Ora sono preoccupati perché, soprattutto nell'estremo nord di Lombardia e Piemonte il segnale digitale della Televisione Svizzera Italiana "deborda" oltre il confine, consentendo ad alcuni fortunati di ricevere anche in Italia le partite delle italiane in CL, in chiaro e per tutta la stagione, non essendoci per quest'anno squadre elvetiche nella competizione.
In questo caso la possibilità di Mediaset di oscurare per vie legali è pari a zero, e fisicamente dovrebbe allestire un trasponder di disturbo sulla stessa frequenza, cosa non semplice oltre che illegale (dato che ogni frequenza è vincolata da una precisa concessione).
La cosa avveniva anche ai tempi di Sky (è sempre avvenuto, soprattutto prima del 2006, anno della digitalizzazione dei canali svizzeri) e a nessuno è mai importato più di tanto, ora invece pare tanto importante da meritare l'attenzione dei media. come negli anni 80 dove la finale dell'intercontinentale sarebbe stata visibile solo in lombardia, ma nel vercellese (fortunatamente) non arrivava il segnale piemontese Infatti nell'86 quelli leggermente più vecchi di me optarono per carovane verso il primo autogrill del vercellese o del novarese con un segnale lombardo..... Io mi accontentai della differita... ma senza sapere il risultato, blindato in casa come un eremita. Se non ricordo male la RAI tentò di oscurare i mondiali '74 trasmessi a colori dalla TSI tramite il ministro Togni, un po' come fece Giuseppe Casalbore qualche anno dopo con Canale 5; a Torino si cercò di oscurare il segnale del famoso ripetitore dell'Aquila, sopra Giaveno, ma alla fine dopo qualche colpo a sensazione i possessori dei primi televisori a colori comprati per l'occasione (vedi mio padre che per l'occasione si accattò uno Shaub-Lorenz a valvole per ben 500.000 Lire del tempo!) riuscirono a godersi ugualmente la strepitosa Italia-Haiti e la nostra eliminazione ad opera di Lato e compagni. Mio padre mi disse che arrivò prima il controllo per il canone "a colori" che il televisore stesso. L'invidia è una brutta bestia.
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